Esodo Ucraina. L’appello del Papa: “Accogliete i profughi dell’Ucraina”. In Italia previste più di 500.000 donne con bambini

Già 200.000 gli ucraini ad aver varcato i confini, ma l’UNHCR rileva che potrebbero raggiungere potenzialmente quota 5 milioni. WEBINAR Ai.Bi/FARIS per la formazione di famiglie e persone disponibili alla accoglienza

Mentre in Ucraina si continua a combatte, cresce l’esodo delle famiglie in fuga dalla guerra. Secondo l’ONU si stimano essere già 200.000 gli ucraini ad aver varcato i confini, ma l’UNHCR rileva che potrebbero raggiungere potenzialmente quota 5 milioni. Tra loro moltissimi bambini.

L’ONU, riporta il Messaggero, ha lanciato un appello chiedendo alle parti in causa protezione, per i più piccoli, dai danni del conflitto. Tra i più indifesi degli indifesi ci sono i bambini soli, abbandonati o in difficoltà familiare, che non possono contare neanche sull’abbraccio di un proprio caro a fargli coraggio. Si stimano essere 64 mila i minori ucraini in condizioni di affidamento o di accoglienza. 16.000 quelli che ancora sono in attesa di ricevere supporto. 98.000 sono i bambini ospiti in strutture e sono ben 600 mila le famiglie in condizioni di vulnerabilità. È a tutti loro che la comunità internazionale deve pensare.

Tra le molte sofferenze che il popolo ucraino sta subendo -dichiara la Ministra per la famiglia Elena Bonetti su facebook- a seguito dell’invasione da parte della Russia c’è lo strazio delle bambine e dei bambini. Dei loro diritti negati, della loro infanzia violata. La comunità internazionale non può accettare che questo accada ancora. Per questo è necessario agire con coesione e prontezza, perché cessi questa inaccettabile violenza e perché per le bambine e i bambini siano attivate prioritariamente tutte le misure di protezione previste dal diritto internazionale”.

E verso la tutela dei più fragili ed indifesi si leva oggi, come sempre, anche la voce di Papa Francesco che nell’Angelus, invoca l’attivazione di corridoi umanitari: “…Penso agli anziani, a quanti in queste ore cercano rifugio, alle mamme in fuga con i loro bambini… Sono fratelli e sorelle per i quali è urgente aprire corridoi umanitari e che vanno accolti”.

Proprio di gestione dell’accoglienza del popolo ucraino in fuga stanno parlando oggi i Ministri dei 27 Paesi UE riuniti a Bruxelles.

Tra i passi decisivi  ci sarà quello di verificare che tutti i 27 Paesi UE si dichiarino ufficialmente disponibili all’accoglienza. L’Italia ha già fatto sapere di essere pronta.

La regola – spiega la Repubblica– sarà quella di assegnare la stessa quota fissata dal Bilancio europeo. Ad esempio: l’Italia riceve il 13 per cento dei fondi iscritti nel bilancio comunitario e accoglierà il 13 per cento degli ucraini in fuga. Questo criterio comporterà, però, una serie di camere di compensazione. Molti di quelli che scappano dalle bombe russe, infatti, cercheranno di ricongiungersi con i familiari già espatriati e che lavorano in altri paesi dell’Unione. Dentro la quota, allora, saranno compresi anche quelli che chiederanno il ricongiungimento. Solo in Italia ci sono 248 mila ucraini”.

L’importante, sottolinea il quotidiano, è fare presto e per farlo occorrerà l’impegno di tutti per procedere ad uno “snellimento e ad una modifica delle procedure burocratiche, “partendo dall’inserimento dell’Ucraina nella lista dei Paesi a rischio per consentire ai suoi cittadini di essere riconosciuti come rifugiati in maniera pressoché automatica”.

Lunedì 28 febbraio alle ore 21.00 webinar di formazione per famiglie e persone disponibile all’accoglienza

Faris – Family Relationship International School, la scuola di relazioni familiari della Fondazione Ai.Bi., forte della sua lunga e consolidata esperienza sul tema, si è subito attivata per organizzare un corso di formazione pensato proprio per preparare le famiglie all’accoglienza.
Durante il webinar gratuito, in programma lunedì 28 febbraio alle ore 21:00, verranno presentate le possibili forme di accoglienza di bambini e famiglie in fuga dalla guerra. Si tratta di un primo incontro informativo dove potersi avvicinare all’Associazione Ai.Bi. – Amici dei Bambini che opera da anni in Ucraina e in Moldova, per poter capire se possiamo prepararci ad essere d’aiuto, insieme.

L’incontro sarà condotto da Diego Moretti, pedagogista formatore, responsabile nei progetti di accoglienza di Ai.Bi. – Amici dei Bambini. Maggiori informazioni nella pagina dedicata o scrivendo una mail a faris@fondazioneaibi.it

Sostieni la campagna di AI.BI: #BAMBINIxLAPACE

Chiunque può aderire con una “donazione una tantum”, oppure sostenendo il progetto “Adotta a distanza i bambini dell’Ucraina”: ogni aiuto, in un momento come questo, è importante e fondamentale… NON LASCIAMOLI SOLI.

EMERGENZA UCRAINA