Europei di calcio. L’esempio della Germania: dopo le 23 i minorenni non possono giocare

Secondo le norme del lavoro tedesche, gli atleti minorenni non possono più “lavorare” dopo le 23. Per questo la Spagna ha sostituito al 70° minuto della partita contro l’Italia agli Europei il suo giovanissimo talento Lamine Yamal

In giorni in cui in Italia si torna a parlare di lavoro e sfruttamento, in relazione al terribile caso del bracciante Satnam Sighn, costretto a lavorare in condizioni disumane e lasciato morire dopo un incidente avvenuto mentre era nei campi, la Germania dà un esempio che non dovrebbe passare inosservato, specie perché riguarda i minori.

Europei: vietato giocare dopo le 23 per gli atleti minorenni

Durante gli Europei di calcio in corso di svolgimento, infatti, qualcuno ha notato come, durante la partita della Spagna contro l’Italia, al 71° minuto il CT degli iberici Luis de la Fuente abbia richiamato in panchina il giovane (e fortissimo) Lamine Yamal. Normale sostituzione di gioco, si potrebbe pensare, magari discutibile, visto che il giocatore del Barcellona era stato fino a quel punto uno dei migliori in campo. La realtà, invece, è che Yamel ha solo 16 anni e per le leggi tedesche, i minorenni non possono lavorare dopo le 20. Per gli atleti la deroga è fino alle ore 23, visto che tante manifestazioni si giocano di sera, e per questo Yamal ha potuto scendere in campo, ma oltre le 23 non si può, comprendendo anche eventuali interviste post partita. Ecco perché l’allenatore lo ha richiamato in panchina verso le 22.30 circa.
Il “problema” potrebbe riproporsi nella partita in programma lunedì 24 alle 21, anche se con il primo posto nel girone già in cassaforte, l’eventuale sostituzione sarebbe meno dolorosa.
Si vedrà con il procedere del torneo se qualcosa cambierà, se la Federcalcio spagnola riuscirà a strappare una deroga speciale per il suo giocatore, se la Spagna deciderà di “sfidare” le leggi teutoniche e lasciare in campo Yamal anche oltre le 23 (secondo Repubblica, l’eventuale infrazione sarebbe solo di 30mila euro, senza ulteriori penalità), oppure se da bravo cittadino “ospite” in un altro Paese, fino alla fine il CT si atterrà alla disciplina tedesca. Sarebbe un bell’esempio di attenzione verso i minori e le norme sul lavoro, oltre che una dimostrazione di come, ogni tanto, le regole possano valere allo stesso modo per tutti.