Fame di mamma. Con il sostegno a distanza in Italia posso conoscere i minori che sostengo?

Cara Ai.Bi.,
mi chiamo Luciana, da tempo ormai sento sempre parlare di Sostegno a Distanza di bambini all’estero e, in generale, la maggioranza dei progetti delle Ong si concentra su Paesi all’estero.
So, però, che ci sono moltissimi bambini soli anche sul territorio italiano che vivono in difficoltà. Ho ho letto sul vostro sito del progetto Fame di Mamma, e mi sembra un bellissimo progetto, visto che sostiene tutte le Comunità d’accoglienza e i Centri Servizi alla Famiglia attivi sul territorio italiano.
Ho visto pertanto che avete un Sostegno a Distanza Italia e mi piacerebbe attivarne uno. Ma mi chiedevo: potrò poi conoscere i minori che sostengo?

Grazie
Luciana

 

Gentile Luciana,
innanzitutto grazie per averci scritto. Ha ragione, è importante non dimenticare la realtà italiana: per questo Amici dei Bambini si impegna attivamente ogni giorno a combattere, anche nel nostro Paese, l’emergenza abbandono, che diventata sempre più allarmante, con un numero di bambini fuori dalla famiglia che cresce ogni anno che passa.

Nel nostro caso si possono sostenere i progetti attraverso interventi di prevenzione, accompagnamento, sospensione e superamento dello stato di abbandono, insieme alla promozione della cultura dell’accoglienza. Ai.Bi. garantisce ai minori il diritto a vivere in famiglia e un futuro ai giovani in uscita dal sistema di protezione e tutela che comprende una serie di strutture di accoglienza (case famiglia, comunità mamma bambino) e che mira ad aiutare i bambini in esse ospitate.
In questo caso si tratta di un sostegno all’intero intervento, non al singolo minore.
Non è possibile, infatti, fare un sostegno personalizzato per tante ragioni: il rispetto della privacy, il fatto che spesso i bambini ospitati hanno situazioni problematiche alle spalle che vanno protette in maniera quasi “maniacale”, e infine il fatto che il tempo di permanenza in queste strutture può variare e a volte questi bambini vi stanno solo per pochi mesi, quindi viene meno la possibilità di creare quel “legame” che per noi è una delle molle fondamentali del sostegno a distanza con un bambino!

Pertanto, cara Luciana, potrà sostenere i nostri progetti e le nostre attività, nell’ambito dell’intervento “Fame di Mamma”.
L’obiettivo della Campagna è quello di intervenire nella prevenzione all’abbandono, proteggendo le mamme fragili e i loro figli.
Aiutare una mamma fragile significa far rinascere una donna felice di abbracciare i propri bambini, capace di trasmettere loro l’amore, il calore e la protezione che forse lei stessa non ha mai ricevuto da piccola.

Per rispondere alla sua domanda iniziale, le comunichiamo che non sarà possibile visitare le nostre comunità di accoglienza per i motivi citati sopra, ma le possiamo garantire che, se non potrà toccare con mano, lo potrà fare con il cuore, perché di certo il suo grande gesto d’amore regalerà un sorriso a un bambino in difficoltà nel nostro Paese.
La ringraziamo di cuore per averci scritto e speriamo di accoglierla presto nella nostra grande famiglia solidale!

Cordialmente
Staff Sostegno a Distanza di Ai.Bi.
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