Fame di mamma. Cosa significa “Adottare una famiglia in Italia?”

Aiutare ogni giorno una mamma con il suo bambino a non sentirsi sola nelle piccole o grandi sfide di costruzione o ricostruzione della propria autonomia come donna e come mamma

Qual è la differenza di un percorso per un nucleo mamma-bambino in comunità residenziale rispetto all’alloggio per l’autonomia?

Sempre più spesso nella società in cui viviamo le famiglie si trovano a sperimentare le difficoltà di gestione della complessità di essere genitori, in solitudine.
Tuttavia numerosi sono le possibilità di interventi sociali volti a sostenerle e a permettere il rinforzo/recupero o l’acquisizione delle competenze genitoriali essenziali per permettere uno sviluppo sereno dei minori.
In questa direzione da un decennio circa Ai.Bi. e la Cooperativa Sociale AIBC, offrono ai servizi territoriali, contesti educativi volti ad accogliere mamme e bambini con difficoltà di vario tipo: abitative, violenza fisica o assistita, difficoltà personali e uso di sostanze.

Mamma – bambino. I percorsi possibili per un nucleo fragile sono diversi:

residenziali con una presenza educativa 24h su 24 tutti i giorni dell’anno, residenziali volti al recupero graduale di tutte le autonomie con una presenza educativa parziale (alcune ore al giorno, in alcuni giorni della settimana concordati con l’ospite). Se un percorso residenziale con una presenza educativa 24h su 24 è necessario nella prima fase di accoglienza, per aiutare la mamma e il minore a separarsi dalla situazione traumatica di partenza e a nominare e gestire le emozioni ambivalenti che il disagio ha generato, successivamente potersi sperimentare con gradualità in contesti di semi e alta autonomia è fondamentale per un reintegro nel contesto territoriale di partenza o in un nuovo contesto di vita scelto dal nucleo.

Se nei contesti ad alta protezione, o comunità residenziale di primo filtro le mamme e i minori possono avere uno spazio per essere accolti, ascoltati ed aiutati a legittimarsi, leggere e gestire le cocenti emozioni scaturite dalle esperienze vissute prima dell’ingresso in comunità, negli alloggi o appartamenti per l’autonomia i suddetti nuclei potranno sentirsi sempre più capaci, autonomi e in grado di occuparsi dei propri bisogni. In particolare, le mamme vengono aiutate e supportate dalle educatrici nella ricerca di un lavoro che tenga conto anche delle loro esigenze di mamme, oltre che delle esigenze economiche del nucleo.
La presenza per alcune ore non pregiudica la sicurezza e la disponibilità educativa verso il nucleo accolto, in quanto l’educatrice dell’appartamento concorda settimanalmente con la mamma la sua presenza in struttura, e le fornisce un numero a cui è sempre reperibile per emergenze.

Negli alloggi per l’autonomia alla diade mamma-bambino, viene fornito un orecchio attento ed una relazione accogliente ed empatica per continuare ad essere sostenuti nei momenti di crisi e/o difficoltà che la vita non risparmia a nessuna famiglia.
Non sentirsi sole nelle piccole o grandi sfide di costruzione o ricostruzione della propria autonomia come donne e come mamme è il valore aggiunto garantito dai nostri servizi.

Anche tu, con 10 euro al mese, puoi sostenere il percorso di queste mamme che rese fragili da maltrattamenti, malattie, povertà, rischiano di abbandonare i loro figli. Come? Adottando una famiglia in Italia. Per maggiori informazioni sulle attività di Ai.Bi. contro l’abbandono anche nel nostro Paese QUI