Fame di mamma. Quando il “mestiere delle mamma” è più difficile del solito

“Nulla è perduto” lo sperimentiamo tutti i giorni nei nostri servizi, quando vediamo le nostre mamme e i loro bambini rifiorire con piccole attenzioni e momenti di cura da parte del personale

Claudio Villa cantava: “Son tutte belle le mamme del mondo quando un bambino si stringono al cuor…son le bellezze di un bene profondo fatto di sogni, rinunce ed amor” …

I nostri bimbi dei servizi residenziali l’hanno ascoltata e cantata alle loro mamme speciali domenica 8 maggio, mentre consegnavano loro dei bigliettini scritti o disegnati (in base all’età, con le loro manine), insieme ad una medaglia di pasta di sale.

La commozione è stata tanta, per tutte…

per quella giovanissima che si è trovata a stringere per la prima volta la sua bambina che solo qualche mese fa aveva paura di partorire perché si sentiva troppo fragile… e anche per quella ormai “oltre gli anta” che da qualche anno lotta con un brutto male per non lasciare la sua piccola Gaia che ha voluto fortemente e cresciuto da sola dopo l’abbandono del papà.

Riascoltare il testo e ricordare la ricorrenza più importante del mese di maggio, ci ha fatto capire non solo l’importanza di mostrare alle nostre mamme l’apprezzamento per i sogni che hanno fatto mentre ci cullavano e gli sforzi da super eroi per tenere insieme i nostri bisogni di bambini e la necessità di mantenere un lavoro … ma quanto ogni giorno, di ogni mese di tutti gli anni dovremmo ritagliarci un minuto … anche uno solo … per rallentare dal ritmo frenetico delle nostre giornate, respirare profondamente e ricordarci quali sono le cose realmente di valore che abbiamo o per cui corriamo tutti i giorni.

Il bene più grande che abbiamo è l’umanità delle persone che ci circondano

Se da questi momenti di riflessione emergesse che forse stiamo trascurando di dar spazio ai sogni e all’amore per grandi e piccini…non colpevolizziamoci, piuttosto mostriamoci compassione, ritagliandoci spazi di recupero appena possibile per valorizzare il bene più grande che abbiamo: l’umanità delle persone che ci circondano.

Questa possibilità di recupero, questo sentire che “nulla è perduto” lo sperimentiamo tutti i giorni nei nostri servizi, quando vediamo le nostre mamme e i loro bambini rifiorire con piccole attenzioni e momenti di cura da parte del personale. Quello che spesso viene vissuto come un trauma e uno stop forzato della loro vita, diventa un’occasione per riappropriarsi di se stesse come mamme e donne. Per tornare a sognare e a costruire un mondo migliore per sè e i propri figli.

Siete tutte belle mamme, come dice Pippo alla sua mamma cantando, e noi volevamo ricordarvelo anche se maggio, il vostro mese, ormai volge al termine.

Maria Galeazzi – referente Affido e comunità familiari di Ai.Bi.

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