Fame di Mamma. Quei rituali per i momenti che sono per sempre

All’interno di una delle comunità sostenute dal progetto di Ai.Bi., Fame di Mamma, le educatrici hanno potuto assistere al  Menarca, un rituale tradizionale dello Sri Lanka. Ecco come la piccola Aysha ha celebrato con sua madre questo importante momento di passaggio

Da sempre ogni popolo ha dei rituali che si tramandano di generazione in generazione legati a valori e simboli .
Capita spesso che il personale Ai.Bi. che lavora nei centri sostenuti dal progetto Fame di Mamma, entri in contatto con riti e tradizioni di culture differenti da quelle italiane che, oltre ad arricchire le conoscenze antropologiche, emozionano profondamente.

Il menarca, un rituale di passaggio dello Sri Lanka

Questa settimana, in una delle comunità mamma-bambino, si è tenuto un rituale dello Sri Lanka molto emozionante e colorato.
Mala, una mamma che vive con i suoi due bambini, negli alloggi per la semi autonomia, ha vissuto insieme alla sua bambina Aysha il primo grande passaggio dall’età della fanciullezza a quello dell’età adulta: il menarca.
Il modo in cui si vive questa fase di transizione può influenzare molto i seguenti anni della vita di una donna e perciò molte culture riservano grande cura e danno importanza a questo momento.

La testimonianza di Mala

Mala ci ha raccontato che anche per le donne del suo paese, soprattutto per la sua famiglia, questo passaggio è da celebrare. “È un momento intimo tra la bambina e le donne della sua famiglia, che conserverà per sempre e che dovrà tramandare anche lei se un giorno avrà una figlia femmina. – Ha detto. – È importante festeggiare il momento in cui una bambina diventa una dea in grado di donare la vita.
Io ricordo ancora la dolcezza e la tenerezza con cui mia madre mi ha svegliata al primo giorno di ciclo. Abbiamo acceso insieme lincenso e dopo aver fatto colazione insieme, sono andata a lavarmi per essere pronta per i festeggiarmi con tutte le donne della nostra famiglia.
Ricordo ancora il profumo di fiori che sentivo in tutta la casa, il sapore del mio dolce preferito fatto dalle mie zie e il regalo fatto a mano da mia nonna. Per me è importante essere qui oggi per celebrare mia figlia.
Devo lasciarle questo ricordo, sarà per sempre, anche quando non ci sarò più.”

Il sostegno delle educatrici alla piccola Aysha

Le educatrici sapevano che per Mala era un momento importante, perché già da qualche tempo aveva mostrato il candeliere a forma di gallo da mettere il giorno della festa al centro della tavola. Questo candelabro l’aveva regalato la zia ad Aysha al rientro dalle vacanze in Sri Lanka perché ormai prossima alla sua prima grande trasformazione. “Sto per sbocciare” ha raccontato Aysha alle educatrici.
E perciò giovedì mattina, tutta l’equipe si è riservata una pausa speciale per osservare questo rituale insieme a Mala e Aysha. Mala ha preparato un delizioso buffet, molto colorato e saporito, che ha offerto a tutti insieme al suo the delle feste.

Un momento di passaggio

Aysha invece era molto emozionata, ha aspettato nella sua stanza e ha detto subito di “vergognarsi un po’”.
Le educatrici hanno quindi abbracciato Aysha, accolto e legittimato questemozione, confermandole che anche per loro era stato necessario un podi tempo da piccole per capire perché i grandi festeggiano questo passaggio, ma che pian piano l’avrebbe apprezzato, e l’avrebbe vissuto come un bel viaggio.
Un viaggio fatto di cambiamenti, sia fisici sia emotivi. Da questo momento in poi inizierà a scoprire una gamma di emozioni che le permetteranno pian piano di comprendere meglio se stessa e gli altri.
Aysha si è rilassata e, mentre scartava i regali che le erano state portati, è riuscita a chiedere alle educatrici suggerimenti per capire come gestire questi giorni diversi del mese quando si è a scuola per evitare situazioni imbarazzanti.
Quindi, insieme hanno preparato un kit di emergenza per lei, da tenere in borsa a scuola per gestire piccoli incidenti, perché anche se non può avere tutto sotto controllo, con qualche piccolo aiuto, riuscirà a gestire e affrontare questo primo grande cambiamento.

Un’Adozione a Distanza in Italia

Sostieni anche tu le attività del progetto Fame di Mamma, che Ai.Bi. porta avanti in Italia, a sostegno delle strutture che ospitano: i minori in comunità familiari, i bambini con le loro madri nelle comunità mamma- bambino e negli alloggi per l’autonomia e gli adolescenti in necessità. Puoi farlo con un contributo di appena 10 euro al mese, aderendo al progetto “Adotta a distanza una famiglia in Italia”. Scopri come fare QUI.
E ricorda: le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali