Fame di Mamma. Che cosa fare la sera nelle comunità familiari di Ai.Bi. senza accendere la tv?

Un torneo di dama per coinvolgere tutti i bambini. È l’alternativa alla tv pensata da mamme ed educatrici per l’attività serale nelle comunità familiari del progetto Fame di Mamma, che chiunque può sostenere con un’Adozione a Distanza.

Mettere d’accordo bambini di età diverse che convivono nella stessa stanza su che cosa fare prima di andare a letto non è un’impresa facile. E spesso la televisione appare come una scelta scontata. Ma la soluzione più facile non è sempre la migliore.

Le riuinioni nelle comunità familiari di Ai.Bi.

All’interno delle comunità residenziali del progetto Fame di Mamma, settimanalmente si svolge la riunione tra educatrici e mamme. Si tratta di uno spazio di auto e mutuo ascolto/aiuto, proprio perché le persone accolte hanno dimostrato di essere portatrici di idee e buone prassi, se si prendono il tempo di ascoltarsi e confrontarsi.

Un’alternativa alla “tv-sitter”

“Cosa si può fare per occupare il tempo che fra la cena alla messa a letto, quando la stessa stanza deve essere condiviso da 6 bambini, che non hanno scelto di vivere nella stessa casa, che hanno età e attitudini diverse senza lasciarli in balia della tv, dei mille messaggi pubblicitari, e riuscendo a farli stare tranquilli senza la presenza di un adulto che li guardi a vista?”
Questa è stata la domanda che Mira ha portato durante una di queste riunioni.
Le altre mamme presenti hanno subito appoggiato la richiesta e si sono impegnate per trovare l’alternativa alla “tv-sitter”.
Un dato emerso durante la riunione è che i bambini adorano il momento tv non tanto per il cartone in sé, quanto per lo spazio pubblicità che promuove centinaia di giochi che poi i piccoli chiedono nelle uscite con le mamme.

Tutti insieme con la tv spenta

Giada, una delle mamme presenti, ha proposto di creare un “momento libro” come attività da poter svolgere, seguendo i propri gusti e stando insieme nella stessa stanza, dopo aver finito di cenare.
L’idea è piaciuta, ma dopo la prima sera si sono osservati una serie di difficoltà:
La piccola Gaia riesce a tenere l’attenzione su un libro solo se le si sta accanto, altrimenti inizia a disturbare gli altri;
Giacomo tende a leggere a voce alta per far sentire i suoi miglioramenti nella lettura;
Pietro si lamenta che se tutti parlano o si muovono lui non riesce a leggere la sua storia.
Dopo un secondo confronto, le mamme hanno capito che forse un gioco tranquillo che può essere trasformato in un torneo poteva essere l’attività adatta per il dopo cena.
Hanno preso in considerazioni diversi giochi, ma gran parte di questi prevedevano azione e movimento.

Questa sera si gioca dama!

L’illuminazione è venuta a mamma Gloria, ricordando qualle sera in cui l’educatrice Paola aveva fatto giocare i bambini a dama e tutti erano stati attenti, concentrati e tranquilli.
Così, dopo che Paola ha spiegato in modo chiaro le regole, mamma Teresa ha proposto di creare un cartellone dove erano presenti suddette regole e un altro cartellone con l’ordine dei bambini che si sarebbero sfidati.
Il bimbo che avrebbe vinto più gare avrebbe poi potuto confrontarsi con l’educatrice Paola, durante il suo turno serale.

Un’Adozione a Distanza in Italia

Sostieni anche tu le attività del progetto Fame di Mamma, che Ai.Bi. porta avanti in Italia, a sostegno delle strutture che ospitano: i minori in comunità familiari, i bambini con le loro madri nelle comunità mamma- bambino e negli alloggi per l’autonomia e gli adolescenti in necessità. Puoi farlo con un contributo di appena 10 euro al mese, aderendo al progetto “Adotta a distanza un famiglia in Italia”. Scopri come fare QUI.
E ricorda: le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali