Fame di Mamma. Un’importante tappa di crescita per due bambine della Casa Famiglia

Da una Casa Famiglia del progetto Fame di Mamma portato avanti da Ai.Bi. arriva il racconto di due bambine che hanno raggiunto un importante obiettivo di crescita grazie all’aiuto di una mamma speciale

Tra le strutture residenziali, sostenute dal progetto Fame di Mamma, ci sono anche le comunità familiari. In queste strutture, c’è una famiglia residente che per scelta di vita, accoglie nel proprio nucleo familiare dei minori temporaneamente allontanati dalle loro famiglie.
Questa scelta nasce dal desiderio di offrire ai bambini un ambiente adatto e cure idonee e specifiche ai loro bisogni, per un corretto sviluppo psico-fisico; mentre le loro famiglie vengono a loro volta aiutate a sviluppare o rinforzare le loro capacità/competenze genitoriali.
La cura dei minori in queste strutture parte dall’ osservazione e conoscenza di ogni singolo minore, e ogni gesto e azione educativa tiene conto delle capacità e dei bisogni del bambino a cui è rivolto… ma soprattutto da se è il momento giusto per quel minore.

Un passaggio di crescita importante

Recentemente un esempio di questa cura basata sul tempo specifico di ogni minore. Lo stiamo vivendo con l’inizio del cosiddetto spannolinamento della piccola Cristina, ovvero il passaggio dal pannolino al vasino o al gabinetto.
Cristina è una bimba di circa 20 mesi e ha un attitudine curiosa alla vita. È sempre in movimento e apprende molto velocemente. Da qualche mese, a seguito dell’ accoglienza in struttura di Martina, una bambina di circa 4 anni altrettanto vivace, ma in difficoltà a controllare completamente i propri bisogni.
All’inizio, quando aveva bisogno, si faceva capire toccando il pannolino, come vedeva fare dalla sua nuova amica e compagna di giochi Martina.
Giovanna, la mamma della Casa Famiglia, ha così capito che era giunto anche per Cristina il momento di sperimentarsi nel raggiungimento di un’altra tappa importante della sua crescita.
Con questa consapevolezza, frutto della buona osservazione e conoscenza delle bimbe accolte in Casa Famiglia, Giovanna ha iniziato ad attrezzare gli spazi e a imbastire i nuovi riti per supportare Cristina e l’ha seguita in tutte le fasi di questa tappa.
Oltre alle buone prassi del caso si è dotata di tutta la dolcezza e la pazienza di cui è capace come mamma per aiutare Cristina e a volte anche Martina a non preoccuparsi quando qualche volta ancora capita di bagnare i vestitini.
Oggi non solo Martina, ma anche Cristina, dopo solo tre mesi di lavoro su questo nuovo obiettivo di crescita, ha ottenuto ottimi risultati nell’autocontrollo diurno. Con qualche altro piccolo aiuto e qualche strategia mirata (abbigliamento comodo per raggiungere in tempo il bagno, non bere nell’ ultima mezz’ora prima di andare a nanna, fare la pipì prima del bacio della buona notte), insieme a Giovanna festeggeranno presto anche il pieno controllo notturno.
L’esempio pratico di queste bambine riconferma quanto rispettare il tempo unico di ciascun bambino, cure amorevoli, e un sostegno e aiuto pratico offerto con gentilezza e rispetto della dignità di ogni persona possano portare a grandi risultati.

Un’Adozione a Distanza in Italia

Sostieni anche tu le attività del progetto Fame di Mamma, che Ai.Bi. porta avanti in Italia, a sostegno delle strutture che ospitano: i minori in comunità familiari, i bambini con le loro madri nelle comunità mamma- bambino e negli alloggi per l’autonomia e gli adolescenti in necessità. Puoi farlo con un contributo di appena 10 euro al mese, aderendo al progetto “Adotta a distanza una famiglia in Italia”. Scopri come fare QUI.
E ricorda: le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali