Famiglia quanto mi costi! Ecco tutte le detrazioni, voce per voce, da richiedere con la dichiarazione dei redditi

Con la corretta compilazione del modello 730/2024 o del modello Redditi PF, i nuclei familiari possono godere di significative detrazioni fiscali. Quando conviene scegliere fra detrazione e rimborso diretto?

Con l’arrivo della stagione delle dichiarazioni dei redditi, si apre la porta a una serie di agevolazioni e bonus per le famiglie. Questi benefici, seppur spesso noti, richiedono un’adeguata comprensione per essere sfruttati appieno. Vediamo quindi quali sono i principali bonus familiari riconosciuti sotto forma di detrazione, che consentono di recuperare parte delle tasse versate.

A chi si applicano i bonus

Le detrazioni per familiari a carico rappresentano una delle forme più comuni di agevolazioni fiscali. In genere, queste detrazioni vengono applicate direttamente dal datore di lavoro, ma è possibile recuperarle in sede di dichiarazione dei redditi nel caso in cui non siano già state applicate. Queste detrazioni si applicano a coniugi, figli, genitori, fratelli e sorelle, suoceri, nuore, generi e adottanti, purché i familiari non superino determinati limiti di reddito.
Per quanto riguarda i figli, la soglia di reddito è di 2.840,51 euro, salendo a 4.000 euro nel caso di figli di età non superiore ai 24 anni. Mentre per coniugi e figli è sufficiente il requisito del carico fiscale, per gli altri familiari è richiesta la convivenza con il contribuente o il ricevimento di assegni alimentari.
Le detrazioni possono variare in base al rapporto di parentela e al reddito percepito, con valori massimi teorici che vanno da 800 euro per il coniuge a 750 euro per gli altri familiari.

Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido offre un rimborso diretto alle famiglie e una detrazione sulle spese sostenute per la frequenza dell’asilo nido. È importante notare che non è possibile beneficiare contemporaneamente di entrambi i vantaggi, e quindi è necessario scegliere tra il rimborso diretto e la detrazione.
Il rimborso diretto alle famiglie, per chi ha un Isee inferiore a 25 mila euro è pari a 3.000 euro l’anno, 272,72 euro per 11 mensilità;
Detrazione pari al 19% delle spese sostenute per la frequenza dell’asilo nido, fino a un massimo di 632 euro. Si possono recuperare, quindi, circa 120 euro per figlio.

Spese scolastiche

Per quanto riguarda le spese scolastiche, sono detraibili diverse voci, come la tassa di iscrizione e frequenza, le spese relative alla mensa scolastica e i contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa. Tuttavia, non sono detraibili i costi per l’acquisto di libri di testo e materiale scolastico.
Per gli studenti della scuola d’infanzia, primaria e secondaria (I e II grado), a detrazione è del 19% e spetta su un importo massimo di 800 euro per ciascuno studente: per ogni figlio, quindi, si possono recuperare esattamente 152 euro.
Per gli studenti di Università pubbliche la detrazione del 19% non prevede limiti di importo. Per esempio, su 4.000 euro di retta se ne recuperano 760 euro l’anno.
Per le Università private, la soglia è fissata dal ministero dell’Università e varia in base all’indirizzo e alla zona in cui si trova.

Spese mediche

In questo caso la percentuale è sempre del 19% e non ci sono limiti di spesa: l’ammontare della detrazione si calcola solo sulla parte di importo che supera la franchigia di 129,11 euro.
Per esempio, su 500 euro di spese mediche ne viene rimborsato il 19% di 370,98 euro, quindi poco più di 70 euro.

Altre detrazioni

Sono inoltre previste:

  1. Sconto Irpef sulle spese i corsi sportivi tenuti da associazioni sportive, palestre, piscine, per i figli tra i 5 e i 18 anni. La detrazione è sempre del 19% su un limite di 210 euro l’anno per figlio. Di conseguenza, l’importo massimo del è di circa 40 euro a figlio.
  2. Detrazioni per le attività ricreative come lo studio della musica. Le spese per questa attività, compreso l’acquisto di uno strumento musicale, possono essere portati in detrazione nella misura del 19% su una spesa massima di 1.000 euro. Il massimo recuperabile, quindi, è di 190 euro.
  3. Si può detrarre dalle imposte le spese veterinarie, ma solo su un totale di spesa pari a 550 euro e per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro.

[Fonte: Money.it]