Il flop dell’ eterologa: sei ovociti costano 3000€ e nemmeno 3 donne su 10 partoriscono

Nel 2016, 77.522 le coppie trattate e 97.656 cicli iniziati, 6247 per l’eterologa. Su 14.582 bambini nati con la fecondazione assistita, 1.457 arrivano dall’eterologa. Ma a fronte di una percentuale di successo del 27% quanto costa ricorrere a banche estere di ovociti e gameti?

Quarant’anni fa nella cittadina inglese di Oldham, Manchester, nasceva Louise Brown, la prima bambina concepita in provetta. Otto anni dopo nasceva anche, Alessandra Abbisogno oggi 32 enne, la prima bambina nata con la fecondazione assistita. Nel 2014, attraverso una sentenza della Corte Costituzionale, anche l’Italia da il via libera all’eterologa.

AUMENTA IL RICORSO ALL’ETEROLOGA

Dal 2015 al 2106 – si legge nella Relazione al Parlamento del Ministero della Salute sullo stato di attuazione delle Legge 40 in materia di procreazione medicalmente assistita (PMA) – sono aumentate le coppie italiane trattate (da 74.292 a 77.522) e i cicli effettuati (da 95.110 a 97.656) e, di conseguenza,  i bambini nati vivi (da 12.836 a 13.582). Inoltre, dal 2015a un anno dalla sentenza 162 della Corte di Costituzionale che nell’aprile 2014, dichiarando illegittimo l’art.4 comma 3 della Legge 40 del 2004, ha dato il via libera alla fecondazione che permette alle coppie che lo desiderano di ricorrere a gameti provenienti da persone terze, anche dall’esterosi registra un significativo aumento del ricorso all’eterologa: le coppie sono passate da 2.462 a 5.450 (+121%), i cicli da 2.800 a 6.247 (+123%) e i bambini nati da 601 a 1.457 (+142%).

Nel 2016, 3 bambini su 100 sono nati tramite la fecondazione artificiale e  precisamente 14.582, di cui 1.457 con la fecondazione eterologa –  che, sebbene si confermi più efficace rispetto alle tecniche di fecondazione omologa – solo nel 27% dei casi si traduce in una gravidanza.

A quasi quattro anni dallo “sdoganamento” della fecondazione eterologa il bilancio non pare però essere promettente: importazione di gameti, costi alti e poche certezze.

Bisogna, infatti, fare i conti non solo con le percentuali di riuscita ma anche con lo scarso numero di donatrici e donatori in Italia, che obbliga a far ricorso a banche estere di ovociti e gameti.  Dal 2015 al 2017 si contano appena 12 donatori donne e 62 maschi. Di fatto il prelievo di ovociti è un’operazione complessa e fisicamente pesante.

Nel 90% dei casi in Italia l’eterologa è, dunque, possibile grazie a liquido seminale, ovociti ed embrioni stranieri, provenienti da Danimarca, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca e Austria.

GAMETI STRANIERI. POCHE CERTEZZE E COSTI ELEVATI

Ma quanto costa alle regioni importare i gameti dall’estero?

Se le regioni pagano 3.000 euro per sei ovociti – quelli necessari ad un ciclo – e 400 euro per lo sperma – come scrive Chiara Daina, sul IL FATTO QUOTIDIANO – considerato anche che più del 40% delle coppie necessita di accedere a almeno due cicli di trattamento, se non di più, prima di ottenere una gravidanza, che costo hanno avuto i 6.247 cicli di fecondazione eterologa realizzati nel 2016 per 5.450 coppie e una percentuale di gravidanza del 27%?

A ciò vanno aggiunti i costi sostenuti direttamente dalle coppie e che variano da regione a regione: dal pagamento di un ticket da 600 euro al ticket sulla base del reddito fino alla gratuità. Nel caso delle cliniche private si stima invece un costo di circa 2.500 – 3.000 euro a trattamento.

Fonte:

Relazione al Parlamento del Ministero della Salute sullo stato di attuazione delle Legge 40

IL SOLE24ORE

IL FATTO QUOTIDIANO