Dal Forum Ai.Bi.: la favola dei genitori amorevoli a cui strappano i figli, da tempo non mi incanta!”

Uno dei gesti più atroci, quello di strappare un bambino alla madre e al padre – eppure – a volte necessario per il bene del minore.

Di fronte all’ultimo atroce fatto di cronaca torna il dilemma: “quando si può togliere un figlio a una famiglia?” o “fino a che punto è giusto tenere dei minori con la propria famiglia naturale?

All’indomani dell’ennesimo tragico abuso e violenza su un minore torna sul Forum Ai.Bi. il dilemma se e quando è giusto allontanare un bambino dalla propria famiglia di origine.

La risposta arriva da una mamma affidataria che ogni giorno accoglie e cura le ferite dei bambini allontanati dalle loro famiglie.

Il nodo cruciale” –  si legge in un post di denuncia pubblicato sul Forum Ai.Bi. da una mamma affidataria –  “sta in una questione che tocca sempre l’allontanamento dei bambini in affido: fino a che punto è giusto tenere dei minori con la propria famiglia naturale? Il principio che <<la mamma è sempre la mamma>>  e  << onora il padre e la madre” >>  stride, purtroppo, quando la famiglia “naturale” crea grossissimi danni a un minore, ma per la legge italiana e tutte le convenzioni internazionali si deve sempre tenere il minore nella propria famiglia naturale, salvo casi estremi. Di conseguenza i servizi e assistenti, sono sempre di fronte al dilemma: fino a che punto è giusto allontanare il minore dalla famiglia naturale? E se poi i tribunali ci vanno contro? E se lo stesso Tribunale dice che il minore deve stare con la famiglia naturale? Ben inteso, io sono la prima ad essere arrabbiata con i servizi ma dopo 5 anni di affido ho imparato che assistenti e tribunali tolgono i figli proprio in casi eclatanti e tantissime volte arrivano molto tardi all’allontanamento del minore, creando un danno al minore enorme. Non è vero che li tolgono per motivi futili o economici. L’episodio di questa minore ne è l’esempio, poteva essere tolta prima da questa famiglia e invece …

La separazione forzata e imposta dei figli dai genitori è da sempre uno degli atti più crudeli e atroci, tuttavia a volte è necessario.

Quando è giusto togliere i figli ai genitori?  La legge 149/2001 parla chiaro: il minore ha diritto a crescere ed essere educato nella propria famiglia.

Le “condizioni di indigenza dei genitori o di chi esercita la patria potestà (ovvero responsabilità genitoriale) non possono essere di ostacolo all’esercizio del diritto del minore alla propria famiglia“ – lo sono invece – “una situazione di degrado che può sfociare nella violenza fisica o psichica, nella malnutrizione o quando il bambino rischia di rimanere vittima di un reato o di essere costretto a vivere con genitori tossicodipendenti, alcolisti o coinvolti direttamente o indirettamente nel mondo della prostituzione”. In questi casi la legge prevede che il minore “temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, nonostante gli interventi di sostegno e aiuto disposti, è affidato ad una famiglia, preferibilmente con figli minori, o ad una persona singola in grado di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno”.

L’allontanamento dalla famiglia d’origine riguarda quasi 26mila bambini ed adolescenti in Italia, di cui circa la metà sono accolti in affidamento familiare (il 50% di questi in famiglie parentali) e per l’altra metà si dividono tra comunità e strutture di accoglienza. Ogni anno 3 mila di loro diventano maggiorenni e più dei due terzi non fa rientro nella famiglia di origine.