Il saluto della Garante Infanzia e Adolescenza alla delegazione Moldava: “Incontro di oggi è mattoncino che unisce.”

Pubblichiamo integralmente, in basso, il messaggio di saluto alla Delegazione moldava, inviato in occasione della visita alla Sede di Amici dei Bambini dalla Garante Nazionale per l’Infanzia e l’AdolescenzaDr.ssa Filomena Albano.

Saluto tutti e ringrazio l’Associazione Amici dei Bambini per l’invito all’incontro odierno.

Sono lieta di poter partecipare con una breve riflessione scritta sul delicato tema della integrazione socio professionale dei giovani che appartengono alle categorie più svantaggiate.

Quando si parla di integrazione occorre sostenere il diritto allo studio e garantire a tutti i ragazzi la possibilità realizzare percorsi studio, formativi e professionali aderenti alle aspirazioni e alle inclinazioni di ciascuno di essi.

I ragazzi svantaggiati sono i più vulnerabili, tra i vulnerabili.

Penso ai ragazzi fuggiti da guerre e povertà, arrivati in Italia spesso senza genitori, in condizione di particolare fragilità. Per sostenere e guidare il loro difficile percorso di vita, questa Autorità è attualmente impegnata nel dare concreta attuazione alla recente legge ha istituito la figura del tutore volontario; figura che vede l’intera popolazione coinvolta in un progetto di “genitorialità sociale” a favore dei minori non accompagnati.

Ragazzi svantaggiati sono anche quelle ragazze e quei ragazzi in affidamento familiare o accolti in comunità residenziale al momento del compimento del 18° anno, età oltre la quale non possono più beneficiare di un percorso di protezione pubblico (cd care leavers), e che solo in minima parte rientrano nel contesto familiare.

Lo scorso 17 luglio, questa Autorità ha organizzato la “Prima Conferenza nazionale del Care Leavers Network” e in quella occasione i ragazzi del network hanno presentato le loro “Raccomandazioni” ai politici e alle istituzioni presenti alla conferenza. Nelle loro raccomandazioni i ragazzi hanno espresso la necessità di ricevere un maggiore sostegno nei percorsi di avvio all’autonomia e hanno manifestato il desiderio di non essere lasciati soli al compimento della maggiore età, ma di essere aiutati per completare gli studi, cercare casa e lavoro.

Per i ragazzi più vulnerabili è necessario prevedere idonei interventi volti a garantire le stesse opportunità dei loro coetanei e la necessaria protezione per rimuovere le cause delle discriminazioni che incidono negativamente sulla loro vita quotidiana.

L’inclusione sociale è tra le più belle manifestazioni del principio di uguaglianza. Nella convinzione che l’incontro odierno aggiunga un mattoncino nella costruzione di un recinto che non divide, ma unisce, auguro a tutti un buon lavoro.

Filomena Albano