Gestire un’eredità nonostante il disaccordo tra fratelli

Può succedere che i fratelli che ricevono un’eredità non siano concordi nel seguire il desiderio del padre di lasciare dei beni come lasciti a enti benefici. Specie se uno dei fratelli ha problemi mentali. Il consiglio dell’esperto

Buongiorno,
scrivo per chiedere un’informazione preventiva: siamo tre fratelli che hanno ricevuto l’eredità paterna, la mamma è già deceduta.
Il papà ha lasciato parecchi beni ad alcuni enti di volontariato, fedele a quanto ci diceva spesso: fate del bene e aiutate chi ha più bisogno!
Io sono d’accordo con quanto voleva papà di lasciare alcuni beni a enti benefici, e come me la pensa uno dei miei fratelli. Il terzo, però, è contrario.
Vengo alla domanda: il fratello più grande ha problemi mentali, anche se non è incapace di intendere e volere; è autosufficiente, ma non è in grado di gestire le sue cose e non conosce il valore del denaro. L’ha sempre seguito il papà che gli ha lasciato un rendita. Devo dire che economicamente non abbiamo problemi. Io vorrei già fare testamento lasciando parte dei miei beni a un’associazione e così farebbe anche mio fratello, ma l’altro ha già detto che impugnerebbe il testamento.
Cosa è possibile fare perché la volontà di mio padre e di mio fratello venga applicata?
Spero di essere stato chiaro nella richiesta.
Grazie.

Buongiorno,
la formulazione della sua richiesta è chiara, anche se mancano numerosi elementi per poter essere precisi ed esaustivi della risposta.
Cerchiamo però di rispondere secondo i principi generali.
Riassumendo: suo fratello non è dichiarato incapace e, quindi, formalmente può gestire il proprio patrimonio e potrebbe fare testamento, poiché risulta che non vi siano atti interdittivi (probabilmente il papà ha sempre sopperito alle mancanze del fratello). In realtà, però, il fratello maggiore non è in grado ora di gestire i propri beni e l’eventuale testamento sarebbe impugnato dall’altro fratello.
Vi sono, a nostro avviso, due ordini di problemi, uno relativo al momento attuale e uno a un’eventuale successione: rispetto al momento attuale occorre gestire i beni del fratello maggiore poiché è venuta a mancare la figura paterna che se ne occupava.
Questo problema è collegato a quello successorio, nel senso che chi si occupa della gestione dei beni del fratello potrebbe occuparsi anche delle sue ultime volontà.
La soluzione potrebbe essere quella di individuare un soggetto abilitato a tale funzione.
Potreste, per esempio, chiedere la nomina di un amministratore di sostegno per il fratello maggiore.
L’AM è una figura che viene nominata per le persone non dichiarate incapaci, quindi che hanno un’autonomia nella gestione quotidiana, ma che hanno per esempio difficoltà, se non incapacità, nella gestione amministrativa, come riferiva di suo fratello che non conosce il valore del denaro e che quindi potrebbero sperperare inconsciamente o, peggio, essere defraudato facilmente da terzi. L’AM avrebbe il compito primario di fare in modo che sua fratello viva dignitosamente con la rendita lasciatagli dal padre e che i suoi beni non vengano depauperati, ma che possano dare utili.
In merito al testamento, valutata la situazione e i precedenti paterni (testamento a favore di enti benefici), la sua testimonianza circa la predisposizione alla generosità della famiglia, l’esistenza di beni notevoli (avete detto che non avete problemi economici) e, soprattutto, l’attenzione a non ledere la quota di legittima, potrebbe disporre dei beni del fratello con testamento.
Nel testamento, rispettate – ripetiamo – le quote legittime, potrebbe lasciare dei beni a enti di volontariato.
Questo atto sarebbe comunque sottoposto al vaglio del giudice e diverrebbe inimpugnabile rispetto alla volontà e alla capacità del testatore.
Potrebbe essere una soluzione che fin da subito eviterebbe complicazioni tra familiari sulla gestione dei beni del fratello maggiore e a tale fine, anche se spesso viene nominato come AM un parente, in questo caso sarebbe preferibile che venisse scelta una figura terza.
Cordiali saluti

Domande e informazioni

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332