Cooperazione internazionale per l’infanzia. Ghana. Bambini abbandonati e abusati: meno male che c’è la psicologa di Ai.Bi.

Prosegue l’attività della psicologa di Ai.Bi. con i 12 minori dell’orfanotrofio Child Protection Centre Don Bosco; una delle iniziative previste dal progetto CAI, di cui Ai.Bi. è coordinatore delle operazioni in Ghana

AiBi, in Ghana, all’interno del progetto HOME – GHana, COsta d’Avorio, Sierra Leone: un network per l’accoglienza e l’educazione di Minori vulnErabili (capofila AVSI), in collaborazione con VIS – volontariato per lo sviluppo internazionale e il Child Protection Centre Don Bosco, centro per la protezione dell’infanzia salesiano, sta coordinando le attività di reintegro familiare per i minori abbandonati.

Il sostegno psicologico per i minori dell’orfanotrofio CPC

Tra gli obiettivi del progetto, infatti, c’è anche il miglioramento delle strutture che accolgono i minori in stato di vulnerabilità e favorire lo sviluppo di percorsi educativi che sappiano rispondere ai loro bisogni, anche con l’aiuto di un sostegno psicologico durante l’intero processo di reinserimento e affido familiare dei minori accolti nelle strutture Osu Children’s Home e dal Child Protection Centre Don Bosco (CPC).
Ed è proprio al CPC che è iniziato il lavoro di Daina, la giovane psicologa che ha seguito quotidianamente, per un mese, dodici adolescenti del Centro, destinati a ritornare nella loro comunità e famiglie di origine. Un processo di reintegro graduale, all’interno del quale i ragazzi vengono ospitati presso una scuola.
Il CPC è stato aperto nel 2014 dai Salesiani del West Africa e permette l’accoglienza e la riabilitazione dei bambini oggetto di tratta e sfruttamento sia sessuale sia lavorativo. L’orfanotrofio è il fulcro per le attività di riabilitazione e reinserimento sociale e famigliare dei bambini abusati, azioni che hanno come finalità lo sviluppo educativo, sociale e spirituale dei bambini e delle bambine accolti. Proprio grazie a questo progetto è stato possibile inserire anche un percorso psicologico.

Il lavoro quotidiano della psicologa con i minori vittime di sfruttamento

“Questo mese di lavoro con i ragazzi – ha detto la psicologa – mi ha fatto capire che ci sono diverse famiglie che attraversano serie difficoltà e che con fatica riescono a garantire un solo pasto al giorno ai propri figli. Invece, in un centro come il CPC hanno la possibilità di avere una dieta sana, varia, composta di tre pasti al giorno”. Tramite la psicoterapia vengono offerti ai bambini e alle bambine gli strumenti necessari per capire e, quindi, accettare le reali difficoltà della vita quotidiana fuori dal centro; comprendere l’importanza del crescere in famiglia e dell’educazione, oltre ad aiutarli a superare le loro più grandi paure.
“I ragazzi che ho seguito hanno espresso il desiderio di tornare a casa così da poter poi tornare a scuola, dai loro amici, dai loro familiari” – ha concluso Daina.
Per portare avanti nel migliore dei modi questi progetti in Ghana c’è bisogno di tutto il sostegno possibile. Chiunque può partecipare attraverso una donazione libera o attivando un’Adozione a Distanza per gli orfanotrofi del Ghana con i quali Ai.Bi. collabora.