Ghana. Lotta all’abbandono: avviato programma formativo per le famiglie d’origine in stato di vulnerabilità

Nell’ambito del progetto CAI proseguono le attività di Ai.Bi. in Ghana, in particolare con la formazione per le famiglie di origine in stato di vulnerabilità e con il sostegno psicologico di bambine e bambini in difficoltà

Uno dei principali obiettivi del progetto Home, finanziato dalla CAI e coordinato da Amici dei Bambini in Ghana, è quello della formazione. Tra le varie attività, una, in particolare, riguarda uno specifico programma formativo per le famiglie di origine in stato di vulnerabilità, con l’obiettivo di dar loro strumenti utili a migliorare le loro capacità genitoriali e di accoglienza.
Il percorso si compone di diversi incontri, il secondo dei quali, tenutosi poche settimane fa, aveva questo tema: “Protezione olistica: il diritto del bambino alla sicurezza e alla protezione fisicamente, psicologica e come rispondere alle emergenze”. L’attività è stata proposta sia ad Accra, presso la School of Social Work di Osu, sia a Sogakope, presso la sede del DSW distrettuale, per un totale di 17 partecipanti. Nelle 3 ore di sessione il formatore, Edem, è riuscito ad adattare i contenuti a seconda del livello scolastico dei beneficiari, utilizzando presentazioni, disegni e giochi interattivi, tenendo sempre alta la loro attenzione e promuovendo discussioni, scambi di idee e condivisione di esperienze.

Da “formati” a formatori

Il project Manager e il Direttore del distretto di Sogakope hanno sottolineato quanto importante sia il ruolo del tutore e del genitore all’interno della propria famiglia e nella comunità: ora sono stati loro i beneficiari degli interventi, ma dopo la formazione dovranno essere proprio loro stessi a diventare gli attori principali nella promozione della cura per i bambini e le bambine.
Su un altro versante, più “materiale”, le famiglie che sono state visitate hanno già ricevuto un primo sostegno in termini di forniture alimentari e materiale scolastico per i loro bambini e bambine. Durante le visite di monitoraggio, uno dei genitori beneficiari del programma di formazione, in particolare, ci ha dato un feedback positivo definendo questo incontri “molto educativi e interessanti”.

Il sostegno psicologico per i minori

Oltre al grosso lavoro di formazione, intanto, proseguono anche le attività di sostegno psicologico per i bambini e le bambine del Centro CPC-Don Bosco, partner del progetto. Il CPC è uno dei pochi centri per la protezione dell’infanzia che accoglie e riabilita bambini oggetto di tratta e sfruttamento, sessuale o lavorativo. Tra gli obiettivi del sostegno psicologico, effettuato sia con sessioni individuali sia con lavori di gruppo, ci sono: l’individuazione di situazioni di stress post-traumatico, se presenti; l’elaborazione del trauma; la preparazione al reintegro familiare e il sostegno alle attività educative.
La psicologa del progetto ha affiancato i bambini nelle loro lezioni di alfabetizzazione, una delle attività svolte dal centro per quei minori che non hanno nessuna base scolastica. Il Direttore ha espresso la sua soddisfazione per quanto la psicologa sta facendo.

Tutti possono sostenere le diverse altre attività portate avanti da Ai.Bi. in Ghana attraverso una donazione libera una tantum. Come tutte le donazioni ad Ai.Bi. anche quelle per il Ghana godono delle agevolazioni fiscali previste.