#BAMBINIxLAPACE. Dalla guerra in Ucraina al volontariato in Moldova

Ricominciare da capo attraverso il volontariato. La storia di Serghei, un ragazzo in fuga dalla guerra in Ucraina che si sta integrando in Moldova aiutando la sua comunità. Leggi la sua storia

Serghei è uno dei ragazzi del gruppo di volontari appena costituitosi a seguito del programma di lavoro con i giovani delle località del Sud della Moldova. Arriva dall’Ucraina, dalla città di Vinnytsia, fortemente colpita dalla guerra.
Serghei, come tanti altri ragazzi della sua età, soffre per le conseguenze dolorose causate dal trauma.
La separazione dagli amici, lo sradicamento avvenuto con la fuga dal Paese, la frustrazione per non poter fare di più per i propri cari, il bisogno di integrarsi rapidamente in un contesto del tutto nuovo con la paura di non essere accettati… sono i sentimenti e le emozioni che questi ragazzi vivono quotidianamente, un’altra guerra “come quella vera”, ha spiegato Serghei in poche parole, in uno dei colloqui con la psicologa.
Durante questi incontri di gruppo, il ragazzo, solitamente piuttosto taciturno e poco socievole, si è dimostrato molto più partecipe “(…) è lì che ha fatto notare il suo lato sensibile, la prontezza nell’intervenire e l’empatia verso chi ha bisogno di aiuto…” ha riscontrato la psicologa.

Fare del bene… per stare bene

Grazie alle sue qualità personali, il ragazzo è entrato a far parte del gruppo di volontari, cosa di cui va molto fiero. Non potendo fare niente per l’Ucraina, Serghei ha deciso di dedicarsi al volontariato in Moldova, il Paese che lo ha accolto insieme alla sua famiglia numerosa, e dove da un anno sta mettendo radici e ricostruendo la vita.
Serghei ha 3 fratelli più piccoli che frequentano l’asilo d’infanzia del villaggio di Gura Bicului, dove la famiglia abita in affitto. Ha anche una sorella maggiore da poco diplomata. Questa famiglia di sette persone è povera, ma “unita nel bene e nel male”, come afferma Serghei. È il tesoro più grande che si può avere, e il ragazzo è grato che siano riusciti a venire in Moldova tutti insieme, lontano dalle bombe e dalle esplosioni.
Un’altra cosa che il giovane apprezza in Moldova è la natura e la tranquillità del villaggio in cui si è stabilita la famiglia. È proprio questa tranquillità che gli ricorda molto la sua casa in Ucraina, sostiene Serghei, che, per la prima volta, vive fuori dal suo Paese.
Con l’aiuto della psicologa, Serghei ora è meno ansioso ed è riuscito a farsi amici in classe, ma anche in quelle più grandi, grazie all’esperienza di volontariato.
Ora sta imparando il romeno per poter comunicare meglio con i compagni moldavi. E per sentirsi ancora più integrato, ha raccolto dalla strada tre gatti e un cane che alleva a casa.
“Quello che ho imparato durante le attività comunitarie è che fare del bene senza voler altro in cambio è una cosa molto gradita, qualcosa che fa bene al cuore. Il volontariato mi ha insegnato questo. Facendo volontariato ho provato la gioia e il senso di unione che nasce tra i membri di una squadra quando si lavora per una causa comune. Questo ci aiuta a conoscerci tra di noi e anche a conoscere noi stessi.” con queste parole Serghei ha conclusa l’ultimo incontro con AI.Bi., quando gli è stato consegnato il certificato di partecipazione al corso di formazione al volontariato e un piccolo kit che potrà usare nella sua futura attività da attivista comunitario.

Restiamo vicini ai bambini dell’Ucraina

Serve ancora il sostegno di tutti per venire incontro ai tanti bisogni delle donne, mamme e famiglie colpite dal conflitto. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini ucraini colpiti dalla guerra puoi aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini in Ucraina”.