Honduras: destituito Capo stato maggiore, tensione nel paese

Sarebbero alcune centinaia i militari dispiegati oggi per le strade della capitale Tegucigalpa, secondo le principali agenzie internazionali, al fine di evitare manifestazioni di sostenitori del presidente dopo la destituzione dai loro incarichi del ministro della Difesa, Edmundo Orellana, e del capo di stato maggiore, Romeo Vásquez.

La destituzione, ordinata dal presidente Manuel Zelaya e annunciata dai mezzi d’informazione nazionali, arriva dopo il rifiuto del generale Vásquez e del ministro Orellana di provvedere alla custodia delle urne e di fornire sostegno logistico a un referendum sulla riforma elettorale previsto per domenica. Voci sulla possibilità di un colpo di stato da parte di un gruppo di militare, sostenuto da politici e militari, erano circolate ieri sui media dell’Honduras, ma il ministro degli Esteri Patricia Rodas ha detto all’emittente venezuelana ‘Telesur’ che si è trattato di un’azione di disobbedienza a un ordine ritenuto ingiusto. Come gesto di solidarietà verso il capo di stato maggiore, scrive il quotidiano ‘La Prensa’, altri 36 comandanti avrebbero già rinunciato al loro incarico.

In una conferenza stampa, Zelaya ha riferito di voler ricorrere all’Organizzazione degli stati americani (Oas), sostenendo che in Honduras “lo stato di diritto è in pericolo”.