Tribunale per i minorenni e tempi d'attesa per l'adozione

IDONEITA’ ALL’ADOZIONE: E’ NORMALE ESSERE ‘VIVISEZIONATI’ DAL TRIBUNALE DEI MINORENNI?

Buongiorno Ai.Bi.,
vorremmo confrontarci con Voi rispetto all’iter che abbiamo vissuto durante il percorso con i servizi sociali e al colloquio avuto con il giudice in Tribunale.
Per quanto riguarda i servizi, abbiamo atteso diversi mesi per poter iniziare il percorso e successivamente gli incontri si sono svolti per ben 9 mesi; è normale un tempo così lungo?
Invece rispetto al Tribunale abbiamo vissuto proprio una brutta esperienza, il giudice che ci ha fatto il colloquio ha usato dei toni “da interrogatorio” mettendoci in difficoltà con domande specifiche sull’abuso e sulle conseguenze che i bambini possono avere in funzione delle diverse età. E’ normale essere messi così sotto pressione? Noi ci immaginavamo  delle domande di approfondimento sulle nostre disponibilità, ma non con tali toni.
Non sappiamo ora cosa aspettarci, forse non ci considereranno idonei?
Grazie per un vostro parere
Graziella e Franco

 

Gentili Graziella e Franco,

siamo molto dispiaciuti di come abbiate vissuto la vostra esperienza per arrivare al decreto di idoneità.

Noi vediamo molte coppie che iniziano e finiscono questa prima parte del percorso sia con i servizi che con il Tribunale in meno di un anno. Stiamo però notando che diversi servizi, in vari territori, hanno appena ‘subito’ una sorta di cambio generazionale, molte équipes erano composte da psicologhe e assistenti sociali che avevano partecipato ai diversi momenti formativi dall’inizio degli anni 2000 e che ormai erano riuscite ad ottimizzare i tempi per arrivare a redigere la relazione che scaturiva dallo studio di coppia, ora con i numerosi tagli di spesa che sono stati effettuati nel pubblico servizio e con un personale più giovane, ma forse meno specializzato su queste tematiche, è possibile che ci si trovi in queste situazioni.

Per quel che riguarda il Tribunale per i minorenni, sicuramente avrete incontrato un giudice onorario, quindi non un magistrato, ma un professionista, frequentemente uno psicologo o assistente sociale o medico, che come da voi ben compreso avrebbe dovuto approfondire quanto scritto nella relazione dei servizi; il tono da ”interrogatorio” certamente non dimostra grande professionalità per chi dovrebbe accogliere una disponibilità così importante come quella che le aspiranti coppie adottive donano per i tanti piccoli senza una famiglia.

I nostri migliori auguri per arrivare a coronare il vostro sogno.

Cinzia Bernicchi