Il Bonus psicologo non entra nella manovra. Ma la richiesta non si ferma e, nel frattempo, ci sono sempre i Pan di Zucchero di Ai.Bi.

Già oltre 200 mila le firme raccolte che chiedono l’introduzione di un aiuto di qualche tipo per un sostegno psicologico, specie per i ragazzi. Con la Pandemia, suicidi e atti di autolesionismo sono aumentati del 30%. Il lavoro svolto dei Pan di Zuccero di Ai.bi.

670 giorni. È ormai questo l’ordine di grandezza dello “stato di emergenza” dichiarato dall’OMS. Giorni iniziati con un pizzico di stupore, quasi curiosi di capire cosa potesse significare, passati per il breve periodo dei cori sui balconi a sostenere in modo un po’ teatrale la “resistenza” e poi passati nella lunga quotidianità di momenti difficili, sperando in una buona notizia ma preparandosi a incassarne una più cattiva, in un’altalena di emozioni di cui tutti hanno risentito. In modo particolare i ragazzi, meno presenti nei discorsi di tutti perché, inizialmente, meno vulnerabili dal punto di vista medico agli effetti più diretti della malattia, ma a lungo andare sicuramente tra i più colpiti dagli effetti di chiusure, lockdown, stravolgimento dei rapporti con i coetanei, situazioni familiari…

Bonus psicologo: una risposta doverosa ai problemi emersi durante la pandemia

E così, non c’è voluto più di tanto per vedere gli effetti di tutto questo, con un aumento importante di casi di suicidio e autolesionismo che, secondo l’Ospedale Bambin Gesù di Roma sono aumentati del 30% e l’aumento delle richieste di aiuto psicologico arrivate soprattutto alle scuole, primo baluardo, dopo la famiglia, a intercettare il disagio dei ragazzi.
Tanti hanno cercato di iniziare un percorso psicologico, ma non tutti hanno potuto per problemi economici. Altrettanti, sempre per lo stesso motivo, hanno iniziato, ma hanno poi dovuto interromperlo. Nasceva da qui, allora, la richiesta bipartisan di un bonus psicologo da far rientrare nella legge di bilancio.
Purtroppo, nel testo finale della manovra, che pure non lesina sui bonus, la misura non è stata inserita.
Ma l’idea del bonus non è stata per nulla accantonata ed è subito partita una raccolta firme rilanciata anche su change.org. La richiesta, in questo caso, è di un bonus una tantum da 150 euro slegato dall’ISEE e uno più consistente, progressivo e legato all’ISEE, che possa arrivare fino a 1.600 euro all’anno per ISEE fino a 15 mila euro, a scalare fino a 400 euro per ISEE fino a 90.000 euro.
Lo spazio per l’approvazione del bonus psicologo ci sarebbe: all’interno del cosiddetto decreto mille proroghe. Come dichiarato dal deputato PD Filippo Sensi al Corriere:  “È nostro dovere dare una risposta immediata ad una sofferenza reale che sta emergendo nel PaeseChe sia attraverso l’utilizzo di un bonus che vada direttamente alle famiglie o con nuove assunzioni di psicologi, quello che volete, ma facciamolo perché questa emergenza non è un lusso, non è un ‘di più’, è una priorità”.

I pan di Zucchero: la “risposta” di Ai.Bi. al bonus psicologo

Nell’attesa che la politica faccia il suo corso e prenda le sue decisioni, per fortuna ci sono le singole iniziative di associazioni come Ai.Bi. che attraverso il progetto dei Pan Di Zucchero già da tempo cerca di dare un supporto psicologico alle famiglie e i ragazzi in difficoltà. Su tutto il territorio nazionale sono nati degli spazi gratuiti di formazione, accompagnamento e sostegno socio-psico-pedagogico per le famiglie che offrono attività di sostegno educativo, laboratori e attività ricreative per bambini e adolescenti, aiuto compiti e supporto scolastico per minori con difficoltà di apprendimento; counseling socio-psico-pedagogico, individuale e di gruppo; percorsi di formazione e orientamento professionale; supporto materiale alle famiglie in difficoltà ed infine formazione ed accompagnamento delle famiglie accoglienti, affidatarie e adottive.