Il cammino comune dell’educazione: l’orizzonte di senso

Un webinar in programma giovedì 27 gennaio, all’interno della Settimana dell’Educazione di Faris, per riflettere su come l’esperienza educativa si svolga all’interno di un comune orizzonte di senso che comprende chi educa e chi viene educato.

Prosegue con grande interesse da parte di tutti i partecipanti la Settimana dell’Educazione di Faris – Family Relationship International School, la scuola di relazioni familiari di Ai.Bi. Si susseguono i webinar che ruotano, naturalmente, tutti attorno al tema dell’educazione, affrontandolo, però, ciascuno da una prospettiva differente. Senza dubbio diversa è la proposta del webinar in programma giovedì 27 gennaio: “Far abitare oltre i limiti della propria casa”: Genitori generativi in un mondo di individui.

L’educazione all’interno di un comune orizzonte di senso

A tenerlo sarà Don Francesco Pesce (docente di teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I” di Belluno, Treviso e Vittorio Veneto e presso la Facoltà Teologica del Triveneto. Direttore del Centro della Famiglia, istituto di cultura e pastorale della diocesi di Treviso) che punterà la sua riflessione sulla relazione educativa vista non come un “affare a due” tra un adulto e un ragazzo, ma come un’azione che si svolge in un orizzonte più ampio in cui tanto chi educa quanto chi viene educato compiono un cammino comune.
Un comune confine del quale è urgente rendersi conto oggi più che mai, in un contesto segnato da una pandemia che ha accelerato la spinta individualistica già in atto, disorientando per primi gli stessi adulti. Ecco, allora, che una competenza da maturare per ogni educatore, dunque, diventa proprio quella di rendere credibile, ragionevole e desiderabile la vita insieme anziché da soli. E l’occasione del webinar proposto durante la Settimana dell’Educazione potrebbe essere proprio un momento decisivo in tal senso.
L’appuntamento, dunque, è per giovedì 27 gennaio, a partire dalle ore 21. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione.
Tutte le informazioni alla pagina dedicata o scrivendo una mail a faris@fondazioneaibi.it.