Il Natale dell’Altro 

Oggi ho fatto del bene ad un altro?” È l’esame di coscienza che tutti i “benefattori” di Ai.Bi. mi impongono di fare ogni sera prima di addormentarmi

Amici dei Bambini, come tante altre opere di volontariato riesce a compiere la propria missione – Ai.Bi. lotta contro l’abbandono dei bambini – grazie alle donazioni ricevute da chi ci sostiene.

È una “scommessa” con la Provvidenza, quella con la ‘P’ maiuscola, fatta da tante e tante persone che affidano una parte, grande o piccola non importa, dei loro risparmi a noi per “fare del bene” ad un altro che non conoscono.

Quello che sto scrivendo sembra del tutto scontato: Ai.Bi. opera da 35 anni e ogni giorno, di ogni anno, si rinnovano questi miracoli quotidiani.

Eppure quest’anno mi hanno profondamente colpito due episodi che illuminano di una luce straordinaria ciò che ci sforziamo di fare. Una signora, che non conosciamo, residente in una città del sud Italia, invia una importante donazione con questa semplice causale: “beneficenza”, cioè “fate del bene”.

Pochi mesi prima, riceviamo un testamento in cui Ai.Bi. viene nominata “erede universale” affinché la nostra Associazione, con il patrimonio ricevuto in eredità, possa – così si legge nel testamento solidale “fare del bene ai bambini bisognosi”.

Persone che non conosciamo che ci invitano a fare del bene ad un altro: ecco l’ altra faccia della nostra società, forse quella più nascosta, che non appare sui media, ma quella, indubbiamente, più vera.

Oggi ho fatto del bene ad un altro?” È l’esame di coscienza che tutti i “benefattori” di Ai.Bi. mi impongono di fare ogni sera prima di addormentarmi.

È questo il patto d’amore che Ai.Bi. ha sottoscritto, personalmente, con ogni singolo donatore.

Ecco “Il Natale dell’altro”, affinché ogni giorno della nostra vita possa essere, per chi ha bisogno del nostro amore, il giorno più bello dell’anno.

Buon Natale, 

Marco Griffini