Il riscatto della laurea agevolato permette di risparmiare fino al 70%

La misura è a regime anche per i prossimi anni: chiunque ha ottenuto un titolo di studi universitario può accedere al riscatto agevolato della laurea. Il risparmio è ampio, ma i costi rimangono alti. Sperando sempre che in futuro si possa arrivare al riscatto gratuito

“La vita è fatta di due cose: ciò che accade e ciò che facciamo accadere”. È con questo annuncio che l’INPS ha lanciato la campagna per ricordare l’opportunità del riscatto agevolato della laurea. Non si tratta di un “bando” o di un “bonus” che prevede una scadenza, in quanto la norma che permette di trasformare gli anni di studio universitario in anni contributivi ai fini della pensione è valida sempre. Tuttavia, proprio questa sua “costanza” rischia di far passare la misura sotto traccia rispetto a tante altre che, puntando sull’avvicinarsi della scadenza, possono rinforzare il loro messaggio.

Riscatto della laurea agevolato: solo con il metodo contributivo

Unica condizione per poter sfruttare questa opportunità è avere conseguito un titolo di studio universitario, senza contare gli anni fuori corso né eventuali altri periodi che già prevedono una contribuzione obbligatoria.
Chiaramente, come dice la parola stessa, il “riscatto” presuppone un pagamento che, sostanzialmente, corrisponde al versamento dei contributi che si andranno poi a riscattare nel momento della pensione.
La cifra dipende da diversi fattori, primo dei quali il regime pensionistico: retributivo o contributivo.
Per quest’ultimo, che riguarda gli anni dal 1996 in avanti, la somma (non agevolata) è determinata applicando l’aliquota contributiva in vigore al momento della domanda alla retribuzione degli ultimi 12 mesi. Con un’aliquota al 33%, per esempio, chi negli ultimi 12 mesi ha guadagnato intorno ai 30 mila euro, potrebbe dover pagare intorno ai 40 mila euro. Il riscatto agevolato, invece, permette di determinare la somma dovuta sulla base del minimale di artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche nel FPLD (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti). Per l’anno 2021, in pratica, il contributo era di 5.264,49 euro per ciascun anno di corso.
Più complicato il calcolo con il sistema contributivo, il cui riscatto varia in funzione dell’età, il periodo da riscattare, il sesso, l’anzianità contributiva totale e le retribuzioni degli ultimi anni. Inoltre, con il calcolo retributivo non è possibile usufruire del riscatto agevolato, destinato unicamente a chi sceglie la

Il costo del riscatto della laurea rimane alto: a quando un riscatto gratuito?

Chiaramente, come più volte e da più parti sottolineato, il costo rimane cospicuo e non è detto che per tutti possa valere a pena usufruirne, anche avendone la possibilità. La speranza di molti è che prima o poi si possa arrivare ad avere la possibilità di un riscatto di laurea gratuito, cosa che porterebbe l’Italia alla pari di altri Paesi europei come la Germania, per esempio, dove il riscatto degli studi si può estendere anche agli ultimi due anni delle scuole superiori.
Per avere un’idea orientativa di quanto potrebbe costare il riscatto della laurea, comunque, sul sito dell’INPS è disponibile un simulatore, accessibile a tutti senza registrazione.
Il sito dell’INPS è anche il principale riferimento per tutti coloro che vogliono presentare la domanda, fermo restando che si può anche fare riferimento a un patronato o ad altri intermediari autorizzati dell’Istituto.
È attivo, infine, anche il numero di telefono di un Contact Center multicanale, raggiungibile da telefono fisso (803.164) o cellulare (in questo caso il numero è 06.164164).