Riscatto gratuito della laurea nella manovra. L’INPS apre alla possibilità

Tale decisione porterebbe l’Italia alla pari di altri Paesi, come per esempio la Germania, dove il riscatto gratuito è possibile addirittura per gli ultimi due anni delle scuole superiori

Sui giornali e i siti internet iniziano a circolare anticipazioni e previsioni su cosa conterrà la prossima Legge di Bilancio. Tre la prime, e subito più discusse, indiscrezioni c’è la possibilità che possa essere previsto il riscatto della laurea gratuito.

Riscatto della laurea gratuito: iniziativa positiva, ma costa fino a 5 miliardi

A rilanciare la notizia è il Corriere della Sera, che nella sua sezione “Economia” riporta le parole del presidente dell’Inps Tridico: “Il riscatto della laurea ha due caratteristiche positive, incentiva il giovane e contribuisce all’aumento delle skills in un Paese dove il tasso dei laureati è tra i più bassi dell’Ue. Oltre a pareggiare una sorta di discriminazione che potrebbe denunciare chi resta di più tra i banchi di scuola rispetto all’ingresso nel mercato del lavoro”. Tuttavia, l’iniziativa avrebbe un costo stimato di 4 – 5 miliardi per le casse dello Stato: una cifra decisamente cospicua che mette di fronte al non facile compito di trovare delle coperture.
Eppure, rispetto ad altre volte, l’apertura di Tridico è significativa, anche perché un’eventuale decisione in tal senso porterebbe l’Italia alla pari di altri Paesi, come per esempio la Germania, dove il riscatto gratuito è possibile addirittura per gli ultimi due anni delle scuole superiori.

A oggi è possibile il riscatto agevolato della laurea

Va comunque ricordato che, al momento, in Italia, è previsto il riscatto agevolato della laurea, che rimarrà comunque valido per tutto il 2022. La norma prevede la possibilità di riscattare fino a 5 anni di università a dei costi sì parametrati alla retribuzione, ma agevolati. In media si tratta di 5.200 euro per ogni anno di studio, che possono essere saldati in un’unica soluzione o fino a un massimo di 120 rate.
La cifra rimane comunque impegnativa, ma, secondo una ricerca di Altroconsumo, è conveniente soprattutto per chi non ha retribuzioni particolarmente alte e per chi ha iniziato a lavorare molto presto.
Attualmente il riscatto della laurea può essere chiesto da chiunque abbia conseguito il diploma di laurea o un titolo equiparato, anche se al momento della domanda il soggetto è inoccupato purché non risulti essere mai stato iscritto ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e non abbia ancora iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.