In partenza per l’adozione internazionale: è necessario attivare una polizza assicurativa sanitaria per il bambino?

Buongiorno,

siamo una giovane coppia in procinto di partire per la Cina dove ci aspetta il nostro tanto desiderato bambino. Un sogno che si avvera: andiamo a prendere nostro figlio, Lu, e insieme inizieremo una nuova vita in Italia.

Prima di tornare tutti e tre insieme a casa, staremo circa 20 giorni nel Paese di Lu, a Xi’An, per il normale disbrigo burocratico delle varie pratiche di definizione dell’iter adottivo.  Stiamo pensando un po’ a tutto, anche all’eventualità che il bambino possa ammalarsi in quelle settimane. Come ci dobbiamo comportare in quel caso? E’ necessario attivare una polizza assicurativa? Non siamo molto esperti in materia e non sappiamo cosa sia necessario e/o opportuno fare.

Grazie mille per qualsiasi indicazione e suggerimento vogliate fornirci

Marco e Claudia, due futuri genitori adottivi.

 

giudiceBuongiorno Marco e Claudia,

durante la permanenza all’estero, in effetti, possono insorgere problematiche di salute del bambino che non sempre è facile risolvere attraverso il ricorso al servizio sanitario nazionale del Paese di origine.

Per questo è consigliabile per maggiore precauzione, che la coppia in procinto di partire per l’estero, contatti una compagnia assicurativa e stipuli una polizza sanitaria a favore del bambino.

La polizza può coprire diversi ambiti che vanno dal ricovero in ospedale alla semplice visita medica specialistica. Un “servizio” aggiuntivo per affrontare in maggiore serenità il vostro viaggio e permanenza nel Paese stero.

Spero di esservi stata utile. Tanti auguri e buon viaggio

L’ufficio legale di Ai.Bi.