Infanzia violata. Tre anni nel buio: la bambina nascosta in un cassetto dalla madre

Scoperta per caso dal compagno della donna,  la bambina di tre anni viveva isolata, gravemente malnutrita e senza mai aver visto la luce del sole. La madre condannata a sette anni di carcere

Un dramma inquietante si è consumato nel Cheshire, Inghilterra, dove una bambina è stata tenuta nascosta per tre anni dalla sua stessa madre in un cassetto. La piccola, mai registrata alla nascita e completamente isolata dal mondo, è stata scoperta per caso dal compagno della donna, che è stato attirato da un flebile lamento proveniente dal piano superiore della casa.

L’intervento

Quando i soccorritori l’hanno trovata, la bambina era gravemente malnutrita, disidratata, incapace di camminare o parlare, e con uno sviluppo pari a quello di un neonato di dieci mesi. Soffriva di palatoschisi, non aveva massa muscolare, e non conosceva il proprio nome. Non aveva mai visto la luce del sole, un fatto che ha lasciato i medici e gli assistenti sociali inorriditi.
Secondo quanto riportato dal Guardian, la bambina era nata nella vasca da bagno di casa nel marzo 2020. La madre, il cui nome non può essere rivelato per motivi legali, aveva deciso di nascondere la nascita, sostenendo di voler tenere il padre violento all’oscuro della gravidanza. La neonata è stata quindi collocata in un cassetto del letto, da cui veniva tirata fuori sporadicamente per essere nutrita con una siringa e cambiata.
Le condizioni in cui viveva la piccola sono state descritte in tribunale dall’assistente sociale che per prima è arrivata sulla scena: “Non potevo credere ai miei occhi. Ho visto una bambina che mi guardava, seduta in un cassetto del letto. Si dondolava avanti e indietro, e quando ho chiesto alla madre se era lì che la teneva, lei ha risposto in modo indifferente: ‘Sì, nel cassetto’”.
La madre, condannata a sette anni di carcere, conduceva apparentemente una vita normale: lavorava e si occupava degli altri figli, lasciando la bambina nel cassetto per ore, anche durante la notte di Natale.
Il giudice Steven Everett ha definito il comportamento della donna “malvagio oltre ogni immaginazione”. La bambina, ha aggiunto, è stata privata di ogni cura, amore e attenzione. Oggi, affidata a una nuova famiglia, sta lentamente recuperando, ma gli esperti sottolineano che il cammino sarà lungo.
Come ha dichiarato un’assistente che ora si occupa di lei: “Non sapeva cosa fosse il cibo o un sorriso. Stiamo cercando di insegnarle a vivere”.

[Fonte: Agenzia DIRE www.dire.it]