Barletta. Neonata abbandonata in ospedale: inspiegabilmente da due mesi aspetta di essere adottata

Attesa per l’intervento del Tribunale dei Minori. Il Garante: “Nei prossimi giorni chiederò notizie in merito all’andamento della vicenda”.

Una bimba dalla pelle liscia, delicata e dagli occhi grandi spalancati verso il futuro. Così, sembra potersi immaginare la piccolina nata il 5 luglio scorso nell’ospedale civile “Mons. Raffaele Dimiccoli” di Barletta che, dopo quasi due mesi, non ha ancora avuto la possibilità di poter tornare a casa protetta tra le braccia della sua mamma.

La donna che l’ha messa al mondo le ha regalato il grande dono della vita, le ha dato anche il suo cognome, ma non l’ha riconosciuta.

Si può solo immaginare con quali grandi sofferenze l’abbia lasciata in un luogo protetto, accudita e curata. Un gesto che può comunque leggersi d’amore per sua figlia.

Ora la piccolina è nel reparto di pediatria dell’ospedale di Barletta che attende nella sua culla di trovare una famiglia che la ami, circondata dalle cure di medici ed infermieri che fanno a gara per coccolarla ed accudirla, ma la bimba ha bisogno al più presto di essere avvolta dal caldo abbraccio di una mamma e di un papà che la amino per tutta la vita.

Ludovico Abbaticchio, garante dei diritti del minore della regione Puglia, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno, rende noto che “la bambina sta bene nonostante la sua triste vicenda. Vive in una struttura adeguata con il massimo delle cure. Ho interpellato anche il Tribunale dei Minori – continua– che ha già provveduto a nominare un tutore per tutto quello che attiene alla sfera giuridica della fattispecie”.

Tante le coppie che hanno dato la propria disponibilità per prendersi cura della neonata e la domanda che sorge spontanea è perché ancora non sia stata affidata alle amorevoli cure di una famiglia.

La risposta si trova nelle parole del Garante : “Quello che sta a monte e a valle dell’affido e dell’adozione afferisce ad ambiti umani e sociali di primaria importanza. È un gesto d’amore da compiere con grande consapevolezza e attenzione. Non ho dubbi che i tempi per la conclusione di questa vicenda saranno velocizzati al massimo nonostante la complessità del caso”.