Ci siamo: il Ministro Kyenge relazionerà in Parlamento sulla vicenda delle famiglie italiane bloccate in Congo. La data è fissata: venerdì 13, neanche farlo apposta. Di sfortuna, infatti, i nostri connazionali in Congo ne hanno avuta anche fin troppa, sempre che di sola sfortuna si possa parlare.

Il Ministro per l’Integrazione risponderà dunque a un’interpellanza urgente presentata da un gruppo di deputati del PD, capitanati da Lia Quartapelle.

“Insieme a Marina Sereni (vicepresidente della Camera), Arturo Scotto (Presidente Comitato Africa) e l’on. Ernesto Preziosi”, ha dichiarato la Quartapelle, “abbiamo incontrato l’ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo, S.E. Albert Kshiseleka Felha, a cui abbiamo fatto presente la delicatezza della situazione in cui si trovano i bambini e le famiglie, chiedendo un impegno per rimuovere gli ostacoli politici e una celere soluzione della situazione.”

Dall’incontro, la delegazione di parlamentari del PD non avrebbe ottenuto altro che una mera promessa di interessamento. Chiederanno dunque alla Kyenge, che è anche Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali, di rispondere su “quale supporto economico e diplomatico il ministero ha intenzione di fornire alle famiglie adottive.”

Famiglie che – stando ai racconti – si trovano sempre più in difficoltà, sia per ragioni fisiche (una donna ha contratto la malaria), che economiche (in termini di spese e permessi di lavoro scaduti).

“Ora la cosa più importante far tornare in Italia quelle famiglie con i loro bambini”, ha concluso la Quartapelle.

(Fonte: La Repubblica, Agenparl)