Iraq e Siria, “dimore di sangue”: dall’inizio dell’anno uccisi 700 bambini

bambino soldatoDal nostro inviato (Luigi Mariani) – Dall’Onu giunge l’ennesima, agghiacciante denuncia, che quasi lascia senza fiato: da inizio anno, in Iraq, sarebbero stati uccisi o mutilati fino a 700 bambini.

Alcuni di essi sarebbero stati persino giustiziati con esecuzioni sommarie. Si può immaginare nulla di più atroce e disumano?

Principale responsabile di questa carneficina sarebbe – ancora una volta – il famigerato Stato Islamico, che continua a macchiarsi di crimini indicibili, specie nei confronti dei più vulnerabili e innocenti.

Secondo Leila Zerrougui, rappresentante speciale dell’Onu per i minori nei conflitti armati, gli estremisti avrebbero sfruttato anche bambini di 13 anni per trasportare armi, sorvegliare postazioni strategiche, arrestare civili, eseguire attentati suicidi.

In realtà, nei filmati che circolano sempre più frequentemente sul web (spesso mostrati con orgoglio dallo stesso Stato Islamico, in funzione propagandistica), sono numerosi i bambini di età inferiore anche ai dieci anni, mostrati mentre imbracciano armi più grandi di loro o vengono addestrati a sparare. Alcuni sono così piccoli, che si reggono a malapena sulle proprie gambe.

Zerrougui riporta che anche tra le fila delle milizie alleate al governo iracheno sarebbero presenti molti minori, reclutati per contrastare il temuto gruppo jihadista.

Come dire: nessuna parte belligerante è esente da responsabilità e nessuna causa giustifica l’utilizzo di bambini come soldati, nemmeno se dall’altra parte ci fosse il Diavolo in persona. Perché così, tra l’altro, si farebbe il gioco del Diavolo stesso.

Quella a cui stiamo assistendo, tra Siria e Iraq, non è la nascita di un nuovo Califfato, ma di una “spregevole dimora di sangue”: così l’ha definita il neo nominato Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, il Principe Zeid Ra’ad al-Hussein di Giordania, primo mussulmano a ricoprire tale incarico.

Un luogo dove non solo i diritti umani vengono sistematicamente violati, ma dove si cerca di plasmare le menti di migliaia di bambini, per renderli come automi votati alla causa jihadista, incapaci di scegliere, di pensare, di sognare.

È questo, forse, l’aspetto più inquietante di tutti, che ci fa percepire il Male come una presenza reale, che s’attacca alla pelle, che ci morde la carne: l’idea che si possa incidere così profondamente sul futuro del mondo, gettando su di esso un’ombra oscura, nera come il vessillo dello Stato Islamico, semplicemente seminando orrore, deviando giovani menti, privando le creature più meravigliose e innocenti che esistano, del loro diritto al gioco, all’amore, alla vita.

Chi ci salverà da tutto questo?

 

Fonti: ABC News