Marocco. Islam, 9 anni, e Rita, 12: due bambini in lotta contro l’abbandono

Grazie al progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio” Ai.Bi. riesce ad aiutare tanti minori con situazioni difficili alle spalle ma tanta voglia di avere un futuro diverso davanti. Minori come Islam e Rita, di cui, qui, vi raccontiamo le storie

A volte, quando raccontiamo delle attività che Ai.Bi. svolge negli orfanotrofi con i quali collabora in diversi Paesi del mondo, chi ascolta o legge chiede: “Ok, ma chi sono, concretamente, i bambini destinatari dei vostri progetti?”. Perché, quando qualcuno decide di adottare a distanza un singolo minore, questa domanda non si pone e il rapporto che si costruisce è diretto e “uno a uno”, mentre quando si “adotta un orfanotrofio” tutto sembra un po’ più indefinito.
In realtà, la cosa non è molto diversa per chi sceglie di adottare un singolo minore e per chi aderisce al progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio”, perché, anche in questo secondo caso, dei bambini si possono conoscere le storie, si possono ricevere i periodici aggiornamenti su tutto ciò che fanno, si può scrivere loro e, volendo, si possono andare a trovare. Perché sono tutti bambini e bambine che hanno dei nomi e delle storie come gli altri e che, come gli altri, hanno bisogno del sostegno dei donatori per guardare al futuro con rinnovata fiducia.

La storia di Islam, 9 anni, che vive nell’orfanotrofio Maison Akkari

Sono bambini come Islam, per esempio, che ha 9 anni, un padre sconosciuto e una giovane madre che lavora come donna delle pulizie e non riesce ad assicurare al figlio un alloggio adeguato. Per questo ha deciso di iscrivere Islam al centro Akkari da ormai quasi 5 anni, dandogli così la possibilità di vivere in condizioni migliori, soddisfare i suoi bisogni primari e frequentare regolarmente la scuola. Islam, da parte sua, sta facendo del suo meglio, nonostante le difficoltà scolastiche: frequenta la terza elementare e fa fatica soprattutto a riconoscere i numeri. Per questo è seguito dallo psicologo e dal logopedista del centro che lo aiutano a migliorare le sue capacità e affrontare le lezioni serenamente.
Oltre alla scuola, Islam partecipa a tutte le attività dell’orfanotrofio, specialmente quelle di cucina e pittura, anche se preferisce giocare con i lego e fare i puzzle.

La storia di Rita, 12 anni, dell’orfanotrofio APA

Oppure, per conoscere un’altra storia, i minori del progetto “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio” sono come Rita, una ragazzina simpatica e divertente di 12 anni, anche lei con padre sconosciuto e con una mamma single che lavora come cameriera in un bar, che vive al centro APA. Rita è iscritta alla quarta elementare, si impegna molto nello studio e il suo livello scolastico è buono. Inoltre, partecipa alle diverse attività del centro, ma le piace soprattutto guardare la TV, specialmente Tom & Jerry.

Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio del Marocco

Quelle appena raccontate sono solo due delle tante storie riguardanti i minori che beneficiano del progetto di Ai.Bi. “Adotta a distanza i bambini di un orfanotrofio”. Un progetto a cui chiunque può decidere di partecipare con un contributo di 25 euro al mese. Meno di un caffè al giorno per regalare a tante bambine e tanti bambini la possibilità di un futuro migliore.