Istat, clamoroso: in Italia aumentano del 40% i minori accolti nelle strutture residenziali

Sta diventando quasi un esercito il numero dei minori nelle comnunità educative e nelle strutture d’accoglienza. Siamo passati in soli tre anni da 16,414 (dato del 2006) a 22,584 minori ospitati nei centri, secondo rilevamenti effettuati fino al 31 dicembre 2009. Lo certifica l’Istat nel Report Statistico diffuso nei giorni scorsi. Gli ospiti sotto i diciott’anni sono per un terzo di origine straniera. Il numero è in aumento: dal 2006 il numero di minori ospitati è cresciuto del 37,5%.

Vediamo alcuni dati più nel dettaglio. Più di 22mila sono bambini e ragazzi sotto i diciott’anni. La loro distribuzione è abbastanza equilibrata sul territorio nazionale, con una leggera prevalenza del Nord ovest (come anche per le altre fasce d’età): il tasso è di 2 ogni mille residenti, con punte di 4 per mille in Sicilia.

Sono per lo più maschi (il 58%, cioè 13mila) e gli stranieri sono 6778, il 66% dei quali è di sesso maschile. Per gli stranieri il tasso è 7,3 ogni mille stranieri residenti: ancora un volta il tasso più elevato si riscontra in Sicilia col 18,3, ma tassi superiori al 10 per 1000 si riscontrano anche in Campania, Calabria e provincia di Trento (rispettivamente (18,1, 13,8 e 12 per 1.000).

La ragione più frequente per l’ingresso nelle strutture assistenziali è quella dei problemi familiari: il 47% dei minori viene ospitato  per problemi economici, incapacità educativa o problemi psico-fisici dei genitori, per il 12% l’ingresso è congiunto a quello di un genitori, il 9% sono stranieri privi di assistenza o di un adulto di riferimento, il 7% è vittima di abuso o maltrattamento (rimangono il 16%, accolto per altre ragioni, e un 18% per cui è ignota la ragione).

Per quello che riguarda i problemi dei minori accolti, circa la metà degli ospiti con meno di 18 anni (11 mila minori) non ha alcun problema di disabilità o dipendenza da alcool o droga; oltre 6.000 ragazzi presentano problemi di tossicodipendenza, alcolismo o altri tipi di disagio e poco più di 3.700 minori risultano avere problemi di salute mentale o disabilità. Solo il 7,5% (circa 1700) risulta in condizione di adottabilità, il 46% non è adottabile, mentre per la quota rimanente non è nota la situazione.

La destinazione degli ospiti dimessi dalle strutture residenziali nel corso dell’anno 2009 permette di delineare il percorso di reinserimento. Hanno lasciato le strutture in 12.663: il 37% è rientrato nelle famiglie d’origine, il 12% è stato dato in affido o adottato, solo il 5% è stato reso autonomo.

Infine, per quello che riguarda le strutture, i minori sono accolti prevalentemente in “unità di servizio” con carattere comunitario, mentre soltanto il 28% dei ragazzi alloggia in residenze di piccole dimensioni con organizzazione di tipo familiare.

(Da Minori.it, 14 febbraio 2012)