Italia. Fame di Mamma. Casa Giuseppe, un alloggio per l’autonomia dei maggiorenni fuori famiglia 

Giorgio sta contando i giorni che lo separano dall’età adulta. Ma che cosa farà una volta fuori dalla casa famiglia? “Casa Giuseppe” vuole offrire ai ragazzi che diventano maggiorenni uno spazio dove essere accompagnati verso l’età adulta

Diventare maggiorenni significa scegliere in libertà. Ma significa anche affrontare nuove sfide. Per fortuna, molti ragazzi che escono dalle case famiglia il sostenute dal progetto “Fame Di Mamma”, possono usufruire di un proseguo amministrativo in un alloggio per l’autonomia, come quello offerto da “Casa Giuseppe”.

Un alloggio per l’autonomia

Casa Giuseppe” è un quadrilocale situato in provincia di Cremona, aperto grazie alla generosità dei donatori di Ai.Bi. e cofinanziato con il contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona – Onlus.
Qua i ragazzi che diventano maggiorenni trovano uno spazio per continuare a sentirsi accolti e venire accompagnati nel loro percorso verso l’essere adulti.

Il conto alla rovescia verso i 18 anni

Sul foglio del calendario, i giorni trascorsi erano contrassegnati con una X.
Alla domanda dell’educatore “Ma che cosa stai segnando?” Giorgio ha risposto: “Sto aspettando il giorno del mio 18esimo compleanno: finalmente sarò libero!”
“Libero da cosa?”
“Libero di scegliere! Il mio cammino in comunità finisce e sono io che ho chiesto di andare in appartamento per l’autonomia. È una mia scelta.”

L’appartamento per l’autonomia

Quando i ragazzi sono in procinto di diventare maggiorenni, questo conto alla rovescia è molto comune. Alcuni si sentono già “grandi” ma molti di più sanno che sarà la legge a sancire questo passaggio all’età adulta.
“Sappiamo benissimo che quando un ragazzo compie 18 anni non diventa adulto per magia” sottolinea il dr. Diego Moretti, responsabile dell’area minori di AIBC cooperativa sociale.
“Di strada da fare ce ne è ancora tanta ma qualcosa è innegabile che cambi, e non solo dal punto di vista legale. Devono cambiare innanzitutto le richieste e le attenzioni del mondo degli adulti circostante. Le parole cura, sostegno, guida, devono trasformarsi in accompagnamento all’autonomia, affiancamento nella quotidianità, supervisione. I ragazzi come Giorgio sono fortunati perché nel proseguo amministrativo vedono ancora una chance da sfruttare per diventare definitivamente adulti. Possono sperimentare la gestione di un budget mensile, imparare a conoscere cosa significa fare la spesa, cucinare, tenere pulito. Tutto sotto la supervisione di un educatore che passa in appartamento per qualche ora al giorno.”
Che obiettivo ci si pone con l’inserimento di un neomaggiorenne in appartamento per l’autonomia?
“Ci si pongono diversi obiettivi. Oltre a imparare a diventare autonomi nella quotidianità, occorre portare a termine un percorso formativo già iniziato. I ragazzi vengono aiutati nell’inserimento del mondo del lavoro, preparandoli nella stesura del curriculum, nel sostenere un colloquio di lavoro e nella lettura del contratto loro proposto. Spesso riusciamo ad attivare anche tirocini e borse lavoro che li aiutano ad inserirsi gradualmente nelle aziende del territorio.”

Un’Adozione a Distanza in Italia

Sostieni anche tu le attività del progetto Fame di Mamma, che Ai.Bi. porta avanti in Italia, a sostegno delle strutture che ospitano: i minori in comunità familiari, i bambini con le loro madri nelle comunità mamma- bambino e negli alloggi per l’autonomia e gli adolescenti in necessità. Puoi farlo con un contributo di appena 10 euro al mese, aderendo al progetto “Adotta a distanza un famiglia in Italia”. Scopri come fare QUI.
E ricorda: le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali