Kafala: dov’è finita la proposta di ratifica?

Quella di Moira e Masoud è la storia di una famiglia divisa tra Italia ed Egitto. Un bambino preso in affido due anni fa tramite l’Istituto Islamico della Kafala, la più alta forma di protezione dell’infanzia abbandonata per i Paesi dell’Islam, che non può essere accolto nel nostro paese perché questa forma di protezione non e’ riconosciuta nell’ordinamento italiano.

Riportiamo di seguito una lettera inviata ad Ai.Bi. 

Carissimo Direttore,
 
tempo fa avevamo contattato Ai.Bi. per cercare di trovare una soluzione al nostro problema.  Abbiamo preso in affido in Egitto un bambino di due anni tramite l’Istituto Islamico della Kafala. Come lei ben sa, in Italia questa “procedura” non e’ ancora ufficialmente accettata e i pareri, ai vari livelli istituzionali, sono discordi.
E così l’unica strada ancora percorribile e’ quella del ricorso in Tribunale contro il rifiuto di visto da parte del Ministero degli Esteri.
Abbiamo fortunatamente trovato due splendidi avvocati che ci hanno seguito umanamente e legalmente con grande professionalità e ora non ci resta che aspettare e sperare in un Giudice obiettivo e sensibile alle cause dei minori.
 
L’Italia ancora aspetta la ratifica della Convenzione dell’Aja che non solo agevolerebbe tutte le coppie nella nostra situazione, semplificando procedure burocratiche e dando finalmente una regolamentazione moderna a problemi e situazioni moderne, ma concederebbe una famiglia a tanti bambini, migliaia in tutto il mondo che oggi non hanno neanche la speranza di poter essere adottati!
 
Ho scritto a decine di parlamentari, deputati e senatori, alla sede competente dell’Unione Europea, alla sede Italiana permanente presso la Comunità. Le giuro che non ci ha risposto nessuno!
Ma perchè? Perchè in Parlamento si affrontano situazioni che potrebbero aspettare o essere risolte in altra sede, quando i grandi ostacoli non vogliono mai essere superati? Perchè i diritti dei bambini sono cosi invisibili? Perchè dobbiamo spendere migliaia di euro in avvocati quando fondamentalmente il diritto di nostro figlio e’ garantito da altre Convenzioni, dalla Carta per i diritti dell’Infanzia? Decine di paesi hanno ratificato, anche paesi tradizionalmente restii e attenti alle aperture. Questa e’ semplicemente una vergogna.
Spero che la sanzione decisa dalla Comunità Europea per il nostro ritardo alla ratifica sia veramente alta e ingente. Peccato che tanto a pagarla saremo sempre noi cittadini
 
Un grazie di cuore per tutto l’aiuto e il supporto che ci date ogni giorno
 
Moira e Masoud