Kenya: Ai.Bi. Kenya presenta un manuale sulla reintegrazione familiare agli operatori degli istituti e del governo

Il 13 maggio è stato il giorno della presentazione del manuale elaborato da Ai.Bi. in Kenya sulla reintegrazione familiare nel quadro del progetto “Senza Identità, non esisti” finanziato da fondi privati. La presentazione è stata organizzata in un Hotel in centro città. All’evento hanno partecipato circa 70 persone tra i rappresentanti degli istituti e gli ufficiali del dipartimento dei bambini oltre ad altri interessati. L’evento è stato di metà giornata, dalle 9 all’una con una pausa per il caffe’. La presenza è stata buona perché molti degli invitati sono venuti o hanno mandato i loro rappresentanti dai Distretti di Nairobi e Kajiado. Gli istituti sono stati rappresentati maggiormente dai direttori e dagli assistenti sociali. La cerimonia è cominciata con l’introduzione del manuale da parte della rappresentante di Ai.Bi. seguita dalle presentazioni del personale di Ai.Bi.: l’assistente sociale, la psicologa e l’assistente legale i che hanno sottolineato i seguenti punti:

Ø Che l’istituzionalizzazione deve essere l’ultimo intervento;

Ø L’importanza della reintegrazione;

Ø L’importanza di rintracciare la famiglia del bambino;

Ø Scoprire la ragione per cui il bambino e’ stato ammesso al centro;

Ø L’importanza dei documenti legali come il certificato di nascita, lettere varie dalle autorità e il tribunale, eccetera;

Ø L’importanza di vivere nella famiglia per i bambini negli istituti;

Ø  L’importanza dell’adeguata preparazione per i bambini e i genitori prima della reintegrazione;

Ø Le categorie dei bambini che possono essere ammessi nei centri per esempio i bambini abusati fisicamente o sessualmente, abbandonati, eccetera;

Ø La procedura da seguire prima delle ammissioni;

Ø L’importanza di seguire il bambino dopo la reintegrazione.

L’ufficiale del Dipartimento dei Bambini ha fatto una presentazione sugli standard nazionali per le migliori pratiche negli istituti. Mentre parlava si è lamentata del fatto che tanti centri non sono stati fondati al fine di assistere i bambini bisognosi ma per arricchire i fondatori che non seguono le regole per gestirli in maniera trasparente. Il dipartimento dei bambini ha ringraziato AiBi per avere subito preso e disseminato alcune componenti delle linee guida.

I presenti si sono complimentati con Ai.Bi. per le presentazioni fatte e per l’importanza del manuale utile a chi lavora nel settore. Un partecipante ha chiesto informazioni sul costo del processo della reintegrazione e gli è stato spiegato che il programma costa molto di meno se incluso nei piani annuali del centro ma molto di più se e’ fatto all’ultimo momento per rispettare la data di scadenza. Un’altra partecipante ha posto delle domande sulle regole per proteggere la proprietà dei centri. Tanti centri, infatti, intestano la proprietà a membri dei consigli di amministrazione; ma se questi escono dal consiglio, capita che cerchino di mantenere la proprietà. L’ufficiale, anche se non è esperta di quel settore, ha consigliato ai centri di usare sempre per i titoli l’istituto e ha sottolineato l’importanza di collaborare con i dipartimenti rilevanti per assicurarsi tale proprietà.

Da tutto ciò che è stato detto, emerge che i centri non devono essere per il beneficio personale dei fondatori ma per il benessere dei bambini.  I due membri del KNCL hanno colto l’occasione per presentare la loro associazione e le loro attività.   Alla fine tutti i partecipanti hanno ricevuto una copia del manuale.