Kenya. Come si può vivere con meno di 3 euro al mese?

In Kenya il 48% dei bambini non ha accesso a diritti fondamentali come l’istruzione o la sana alimentazione. Ai.Bi. grazie al Sostegno a Distanza porta aiuto e cura lì dove c’è più bisogno.

Un terzo della popolazione del Kenya vive sotto la soglia di sussistenza.

Questo è quanto si apprende dal Report sulla povertà 2020 redatto dal Kenya National Bureau of Statistics.

Come si può vivere dignitosamente guadagnando meno di 6 euro o addirittura di 3 euro al mese nelle zone più remote del Paese?

Ma la ricerca non apre uno squarcio solo sulla povertà economica.

In Kenya esiste anche un altro tipo di indigenza, quella multi dimensionale che affligge il 53% della popolazione, in particolare i bambini (48%), soprattutto nelle aree rurali, dove la disparità nell’accesso ai servizi è doppia rispetto alle aree urbanizzate.

Tale tipo di carenza consiste nel veder privati adulti e bambini di almeno tre diritti o servizi fondamentali su sette, come il sano sviluppo fisico, l’adeguata alimentazione, il diritto alle cure e alla salute, l’istruzione, la protezione dei più piccoli, l’acqua, i servizi igienici o l’avere un riparo e un tetto sotto il quale dormire.

Ai.Bi. è presente in Kenya al fianco dei bambini soli, fragili e abbandonati ospiti di 5 istituti, per fornirgli cure, istruzione, un piatto caldo ogni giorno e un letto comodo in cui dormire.

Tutto questo Ai.Bi. lo rende possibile grazie al prezioso aiuto del Sostegno a Distanza.

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