Kenya. Crescere Protetti e portare il futuro in una baraccopoli di Nairobi. L’#Accoglienzanonsiferma

Educazione formale ed informale, promozione delle competenze genitoriali per la protezione dei minori dello slum di Mukuru

Si dice che Mukuru, in Kenya, sia la seconda baraccopoli più grande di Nairobi dopo Kibera. Le baraccopoli nascono da insediamenti informali di persone fortmente svantaggiate economicamente a causa della mancanza di conoscenze e istruzione sufficiente a competere nel mondo del lavoro, o a causa di problemi sociali come la dipendenza da sostanze alcoliche, droghe o crimini minori.

Dal partenariato tra Ai.Bi. Kenya e il centro Utu Wema (‘’Essere Umani’’)un’organizzazione che si impegna a promuovere educazione e consapevolezza spirituale e che manda avanti due scuole informali all’interno della baraccopoli, nasce,proprio per un volere di creare quella sinergia per cui si possa ottenere un risultato altrimenti irraggiungibile, il progetto ‘’Crescere Protetti’’, finanziato dalla Provincia di Bolzano, lanciato nell’ottobre 2019.

Kenya. Unire gli sforzi per le famiglie della baraccopoli Mukuru di Nairobi

Unire gli sforzi per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie e dei bambini all’interno dell’insediamento informale di Mukuru, in questo modo 80 delle famiglie tra le più bisognose della zona hanno ricevuto sostegno psicologico e hanno avuto accesso ad attività formative, mentre i loro figli, circa 317 minori, hanno beneficiato di attività formative che spaziano dall’educazione riproduttiva ai diritti umani a coaching individuale.

Il progetto “Crescere Protetti – educazione formale ed informale, promozione delle competenze genitoriali per la protezione dei minori della baraccopoli di Mukuru in Kenya” ha portato aventi le attività fino al 15 Marzo 2020, completanto le attività di life skill con i bambini e discutendo tematiche importanti come abusi, violenze e salute riproduttiva. I genitori hanno potuto frequentare le sessioni sulla capacità genitoriale e la gestione dello stresso, iniziando anche con nozione di gestione finanziaria famigliare e di business.

Per quanto sia difficile avere costanza e partecipazione da parte dei residenti delle baraccopoli che non avendo un lavoro sicuro sono costretti a dover cercare ogni giorno qualcosa per poter sopravvivere, le attività del progetto avevano sempre riscosso partecipazione e attenzione. I genitori sono stati molto contenti di partecipare alle attività e di aver avuto il supporto nell’alimentazione dei loro figli tramite il sostegno di Ai.Bi. al programma di mensa della scuola.

Purtoppo alcune sessioni per la conclusione delle varie tematiche dovranno aspettare l’autorizzazione a riunione e assembramenti, che sono per ora vietati fino al 7 di Luglio 2020 a causa della pandemia.

Kenya. Nella baraccopoli di Nairobi la distribuzione di derrate alimentari

In questo periodo di attesa Ai.Bi. è comunque riuscita a dare sollievo alla comunità di Utu Wema tramite distribuzione di derrate alimentari, sostegno alla didattica a distanza, sensibilizzazione igienica e consegna di dispositivi.

Certo, queste attività sono possibili grazie alla generosità dei sostenitori a distanza di Amici dei Bambini. Anche tu puoi fare la tua parte. Perché, nonostante il Coronavirus, l’#Accoglienzanonsiferma. Ma dipende anche da te.

Dona subito: https://www.aibi.it/ita/emergenza-coronavirus/