Kenya: crisi alimentare, nuovi sussidi alle famiglie

(Nairobi) Meno vincoli nel commercio del granturco e sussidi per le zone più povere: è il contenuto delle misure approvate del governo per far fronte a una carestia alimentare che, ormai da mesi, colpisce milioni di keniani.

Le nuove norme sanciscono la fine del monopolio esercitato da uno speciale organismo statale, il ‘Comitato nazionale per i cereali e i prodotti agricoli’, sull’acquisto del granturco dai contadini e sulla successiva vendita ai mulini.

Il piano dell’esecutivo, inoltre, prevede lo stanziamento di “sovvenzioni alimentari” nelle scuole e nei villaggi delle regioni più colpite. Causata da una lunga siccità e dalle distruzioni di terreni e proprietà che seguirono le elezioni politiche e presidenziali del 2007, la carestia è avvertita soprattutto nelle regioni sud-orientali. L’emergenza ha determinato un forte aumento dei prezzi dei prodotti alla base della dieta keniana: il costo di un sacco di farina di mais da due chilogrammi, ad esempio, è aumentato in un anno da 48 a 130 scellini, l’equivalente di un euro e 27 centesimi.

(fonte: Misna)