Kenya. I care leaver raccontano le proprie storie e difficoltà sul web

Con l’aiuto del Sostegno a Distanza si possono costruire azioni e programmi specifici per questa fascia bisognosa

Le Organizzazioni di care leaver (cioè i ragazzi che, dopo aver trascorso la propria infanzia e adolescenza in un orfanotrofio, si apprestano, con la maggiore età, ad affrontare il mondo esterno e la società) del Kenya e dell’Uganda si sono raccontate durante un interessante webinar finanziato dalla rete del BetterCareNetwork.

Da anni KESCA – Kenya Society of Care Leavers collabora con Ai.Bi. Kenya affinché ci sia una particolare attenzione ai bisogni di adolescenti ed adulti che hanno vissuto la loro vita in Istituto e si ritrovano oggi a far fronte alla vita reale ed alla difficoltà di integrazione in una società di cui non hanno mai fatto parte. Durante il webinarKESCA ha ricordato la necessità di renderli partecipi durante la progettazione di azioni in loro favore, atto in cui Ai.Bi. crede fortemente.

Tanti dei bambini sostenuti da Ai.Bi. negli Istituti non possono essere reintegrati in famiglia e dunque saranno molto presto care leaver. Ai.Bi. li guiderà e potranno fare parte di una Organizzazione che conta ad oggi 600 membri.

Con l’aiuto dei sostenitori a distanza è possibile costruire azioni volte a programmi specifici per questa fascia bisognosa. Ai.Bi. Kenya sostiene i costi scolastici di circa 50 care leaver che frequentano scuole superiori ed Università fuori dagli Istituti.