Kenya. Nairobi, 60 mila famiglie vivono in strada

Vessate da fame e mancanza di assistenza sanitaria, chiedono al governo un’istruzione gratuita per sostenerle e contribuire allo sviluppo del PaeseLe attività di Ai.Bi. per i bambini di strada 

Mentre il mondo guarda con sgomento le scene terribili dell’Afghanistan, o si ricorda (ogni tanto…) di quello che succede ad Haiti, altre tragedie si consumano quotidianamente in molti Paesi del mondo. Sconosciute ai più, senza che creino mobilitazioni collettive o richieste di poter dare una mano, tanti bambini vengono abbandonati e tante famiglie devono inventarsi un modo per sperare in un futuro.

Le richieste delle famiglie di strada di Nairobi

Succede, per esempio, in Kenya, a Nairobi, dove le famiglie di strada hanno chiesto al governo di prendere sul serio la situazione dopo la morte di tre di loro a causa della fame e della mancanza di un’assistenza sanitaria adeguata.
Un’indagine del 2018 del Dipartimento di Stato per la Protezione Sociale ha censito il numero di famiglie in queste condizoini a Nairobi a poco più di 10.000, ma il consorzio stima che ci siano circa 60.000 famiglie di questo tipo nella capitale.

Il Consorzio delle Famiglie di strada di Nairobi ha sollecitato il governo a fornire a queste un’istruzione gratuita e a sostenerle insegnando loro competenze che possano aiutarle a dar modo di contribuire allo sviluppo del Paese.
La leadership del consorzio spiega che le famiglie hanno talenti diversi e che una volta rafforzati con competenze, la maggior parte di loro potrà autosostenersi e creare ulteriori opportunità per gli altri, riducendo il bagaglio della disoccupazione in Kenya.

Famiglie di strada: il diritto dei bambini a crescere in famiglia

Quella delle famiglie e, in particolare, dei bambini di strada è la categoria verso la quale si indirizzano i progetti che Ai.Bi. porta avanti in Kenya, che da anni si batte affinché venga riconosciuto a tutti i minori il diritto di crescere in famiglia! In particolare, attraverso la figura dell’avvocato del minore, cerca di rintracciare le famiglie d’origine dei bambini di strada e favorire il reintegro in esse, chiedendo, eventualmente, se l’indagine non ha l’esisto sperato, la presa in carico del minore stesso.

Tutte queste attività possono essere portate avanti solo grazie all’aiuto dei sostenitori, che con 25 euro al mese possono garantire il loro sostegno a distanza per i progetti nei centri seguiti da Ai.Bi. in Kenya. Con il Sostegno a Distanza chiunque può partecipare!

Attiva un sostegno di 25 euro al mese, per te un caffè in meno al giorno, per loro la speranza di una vita migliore!