Kenya. Ritornare dall’orfanotrofio a casa? Difficile, ma possibile. Le sorelle Khandasi ce l’hanno fatta: ma tante altre ragazze aspettano

Più sono i sostenitori del progetto “Adotta a Distanza i minori di un orfanotrofio in Kenya”, più reinserimenti in famiglia di ragazze abbandonate in orfanotrofio riusciamo a realizzare: aiutaci anche tu!

La storia di Winnie Khandasi e sua sorella Macqueline Nafula Khandasi è una storia di successo, che non sembrava possibile realizzare, perché nata da un profondo dolore, da trascuratezza ed abusi fisici ed emotivi a cui le bimbe sono state sottoposte dalla madre, la stessa con cui oggi le ragazze sono pronte a tornare a vivere. La stessa che, dopo aver scontato il suo debito con la legge, non vede l’ora sinceramente di prendersi cura di loro e recuperare il tempo perduto.

Le bimbe nella loro infanzia hanno vissuto un primo periodo nelle zone rurali del Paese con la loro nonna. Ma il cibo non era mai abbastanza e le condizioni economiche dell’anziana donna non le permettevano di crescere come avrebbe dovuto le due bambine. Così decise di mandarle a vivere con la loro mamma in città.

Dalla campagna alla città di certo la situazione non è migliorata per le due piccole. La madre non aveva un lavoro fisso e guadagnava spesso molto poco o anche niente. Spesso la donna sfogava il suo stress e la sua rabbia sulle figlie. In uno di questi scatti di ira, la piccola Winnie è stata colpita così duramente che si è rotta una mano. Le due bambine sono state salvate grazie allo sforzo del Children Services di Kajiado West e della polizia locale.

Ammesse alla Vijiji House of Light, partner di Ai.Bi. nel Paese, le bimbe sono state subito iscritte a scuola, mentre la loro madre è stata arrestata per abbandono e abuso di minori.

Grazie al programma di Ai.Bi. Adotta a Distanza i minori di un orfanotrofio, Winnie e  Macqueline sono state sostenute e curate. Hanno potuto studiare senza problemi. Hanno beneficiato di varie iniziative nell’ambito del programma, tra cui il progetto “Wings to Fly”: iniziativa che ha l’obiettivo di aiutare i bambini a esprimere le problematiche che li riguardano. L’iniziativa è stata cruciale per le ragazze, in particolare per il loro supporto psicosociale e il processo di guarigione.

La reintegrazione in famiglia

Winnie e Macqueline oggi, frequentano rispettivamente il 7° e all’8° anno di scuola primaria e stanno per essere reintegrate in casa con la loro madre, che ormai ha scontato la propria pena detentiva ed è tornata a vivere in campagna.

La donna, seppur dopo tutto il dolore causato, si è mostrata sinceramente disposta e desiderosa di prendersi cura delle sue figlie.

Sia le bambine che la madre sono attualmente in fase di preparazione per il processo di reinserimento nella loro famiglia e nella comunità.

 Un successo reso possibile grazie al prezioso aiuto del progetto “Adotta a Distanza i minori di un orfanotrofio” che ha permesso di sostenere le ragazze nei loro bisogni e nello studio fino al giorno in cui è stato possibile reintegrarle in famiglia.

Certo, ritornare in famiglia non è un processo possibile per tutti i bambini. Ma Ai.Bi. e l’Adozione a Distanza sono lì per prendersi cura di loro fino al momento in cui si avvererà il loro sogno di trovare una famiglia che li ami.

Un’Adozione a Distanza per i minori dell’orfanotrofio Vijiji

Aderendo al progetto “Adotta a Distanza i bambini di un orfanotrofio in Kenya” potrai aiutarci a regalare a tanti minori, soli, abbandonati o in difficoltà familiare come Winnie e Macqueline, cure, sostegno e possibilità, a cui altrimenti non potrebbero accedere, nell’attesa che si realizzi per loro il sogno più grande: crescere serenamente in una famiglia che li ami.

Pensaci, con 0,83 euro al giorno puoi farlo!