Kenya: Se per lo Stato non esisti non puoi nemmeno andare a scuola: per fortuna che c’è il Sostegno a Distanza di Ai.Bi.

Ancora moltissimi in Kenya i bambini non registrati alla nascita, per loro si chiudono tante porte: ecco come Ai.Bi. li aiuta grazie ai suoi sostenitori a distanza 

Il nostro referente e coordinatore di Ai.Bi.-Kenya, Antonio Raimondi, ci spiega quanto sia difficile la condizione dei bambini mai registrati alla nascita. Ufficialmente questi bambini non esistono, vediamo nello specifico cosa significhi non avere un nome registrato e una data di compleanno da ricordare. Antonio ci racconta:

“Uno dei grandi problemi che attanaglia i bambini abbandonati in tutto il mondo è la privazione dell’identità. Infatti questi bambini abbandonati, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono nemmeno registrati all’anagrafe. Il risultato è che oltre a tutti gli stenti materiali si aggiunge anche la beffa di non “esistere” ufficialmente! Spesso non hanno, a causa della mancata registrazione che può avvenire anche molto tempo dopo rispetto alla nascita, alcun documento d’identità o altra attestazione burocratica da parte del loro Stato relativa alla loro esistenza.

Questo ovviamente capita anche qui in Kenia. Ma da quest’anno, oltre ai problemi di identità già descritti, si aggiunge che senza il possesso del Certificato di Nascita non ci si può iscrivere a scuola.  Con il Certificato di nascita è possibile registrarsi su una piattaforma del Ministero dell’Educazione e si ottiene un UPI cioè numero identificativo personale con una apposita password. Questo UPI accompagnerà lo studente in tutta la sua carriera scolastica, dalla prima elementare fino all’ultimo anno di scuola superiore.

L’Ufficio di assistenza legale di Ai.Bi. a Nairobi da anni svolge il cosiddetto tracciamento dei genitori dei bambini che vengono portati negli Istituti dalla Polizia per la loro tutela e cura essendo stati abbandonati. Il tracciamento serve a capire le ragioni dell’abbandono e se si può intervenire in qualche modo per il ricongiungimento familiare, magari attraverso un aiuto concreto ai genitori o ai familiari che sono disponibili a prendersi cura del bambino (o dei bambini quando ci sono fratelli e sorelle). Inoltre il tracciamento è importante affinché i genitori vadano a riconoscere ufficialmente il bambino all’anagrafe così da poter poi procedere all’ottenimento del certificato di nascita. E’ un lavoro burocratico durissimo, bisogna armarsi di molta pazienza e perseveranza date le condizioni socio-economiche e culturali in cui si opera, ma tutto il possibile viene fatto per il bene del bambino.

Questo lavoro qui in Kenia si riesce a svolgere grazie all’aiuto concreto dei Sostenitori a Distanza di questi bambini, i contributi che riceviamo servono per l’importante lavoro che l’assistente sociale e la responsabile legale della nostra sede di Nairobi svolgono per il benessere dei bambini privi di identità all’interno degli Istituti nostri Partner”.

Ai.Bi. è presente in Kenya dal 2008 con sede a Nairobi. Le attività di Adozione e Sostegno a Distanza sono rivolte alla tutela e protezione dei bambini in grave difficoltà familiare, in particolare in 3 istituti e 2 scuole frequentate dai bambini delle baraccopoli di Nairobi e i minori delle comunità Masai.

Diventa anche tu un sostenitore in Kenya, puoi fare la differenza per questi bambini che non hanno una rete familiare in grado di sostenerli e proteggerli nel passaggio dall’infanzia all’età adulta.  Inoltre potrai seguire e accompagnare ogni giorno la vita, i progressi e le difficoltà dei bambini ospiti; grazie a report mensili infatti sarai costantemente aggiornato sui progressi raggiunti e le difficoltà affrontate.

Attiva un Sostegno a Distanza, bastano 25 euro al mese.