Kenya . Sono ancora validi i motivi che hanno determinato la chiusura delle Adozioni Internazionali nel 2014?

In questi sei anni il Governo di Nairobi ha proceduto a una revisione completa delle politiche, del quadro normativo, delle procedure e degli attori coinvolti nella pratica dell’adozione

Continua in Kenya il fermento per riavviare con determinazione le attività del Governo per la protezione dell’infanzia e l’accoglienza dei tanti bambini in difficoltà famigliare del paese, anche con l’adozione. Bisogna ricordare a tal proposito che, in Kenya, le Adozioni Internazionali avevano subito uno stop nel 2014, con una moratoria. Nel corso del mese di agosto presso la Machakos University si è svolta una sessione formativa iniziale per i membri della Commissione per le Adozioni del Dipartimento di Stato per la Protezione sociale. Nel discorso, reso il 17 agosto, per l’avvio dei lavori dal segretario di Gabinetto del Ministero del Lavoro e della Protezione sociale, e rivolto a tutte le autorità locali competenti nella materia della protezione dell’infanzia, è stata evidenziata l’importanza della famiglia definita come “nutrimento di base e ambiente di cure” e come “luogo ideale per la crescita di un bambino”.

Durante questo importante intervento è stato tuttavia ricordato che, purtroppo, nella società del Kenya esiste un grandissimo numero di bambini privi di cure genitoriali che richiede soluzioni di cura alternativa come “cure genitoriali”, “kafala”, “affido”, “tutela” o “adozione”. Il segretario di Gabinetto, dottor Simon Chelugui, ha chiarito come il collocamento dei bambini all’interno di un ambiente familiare dia loro identità, senso di appartenenza e rappresenti un modo duraturo di aiuto perché possano beneficiare delle reti di supporto nella comunità.

Kenya e Adozioni Internazionali: i motivi alla base della moratoria del 2014

In questo quadro, il segretario di Gabinetto del Ministero competente ha infine spiegato che la moratoria sulle Adozioni Internazionali del 2014 ‘’aveva la motivazione di consentire al Governo una revisione completa delle politiche, del quadro normativo, delle procedure e degli attori coinvolti nella pratica dell’adozione’’. Il discorso introduttivo di questa importante formazione, che aprirà una nuova stagione per le adozioni in Kenya, si è concluso con l’auspicio che il quadro collaborativo multi-settoriale stabilito dal Ministero sia con le agenzie di adozione del governo che con gli attori privati, possa, nel rispetto di tutte le norme e linee guida che sono state da poco riordinate nel paese, chiamare tutti i partner e i soggetti coinvolti a contribuire agli sforzi del Governo al fine di incoraggiare e promuovere un sistema di protezione dell’infanzia basato sull’accoglienza in famiglia e la cura dei bambini attraverso l’adozione.