Una strada del centro di Kharkiv distrutta dai bombardamenti

Ucraina. BAMBINIxLAPACE. Kharkiv sotto assedio: non c’è tregua per le famiglie ucraine

Proseguono incessanti i bombardamenti su tutta la regione di Kharkiv, le famiglie continuano a fuggire dalla città, mentre il vescovo ha consegnato a Papa Francesco tutta la sua angoscia e il bisogno di aiuto e di preghiere

Se da oltre due anni tutto il territorio dell’Ucraina è bersaglio della scriteriata guerra mossa da Putin, c’è una città che all’inizio del conflitto così come oggi sta subendo le ripercussioni maggiori. Si tratta di Kharkiv, capoluogo dell’omonima regione che prima della guerra era la seconda città più popolosa dell’Ucraina con circa un milione e mezzo di abitanti. La sua posizione nella zona orientale del Paese, molto vicina al confine russo, l’aveva resa uno dei bersagli principali già nelle prime settimane di guerra, con le truppe russe arrivate a ridosso dei suoi sobborghi.
Da qualche tempo, però, l’offensiva ha ripreso vigore e i bombardamenti sono tornati a colpire incessantemente quel che resta di una città ormai distrutta.

L’appello del vescovo di Kharkiv

A ricordare lo stato delle cose è stato il vescovo di Kharkiv-Zaporizhzhia (altro nome tristemente noto e al centro delle cronache militari fin dai primi giorni di ostilità) Pavlo Honcharuk, che è stato ricevuto a Roma da Papa Francesco. Al Pontefice, il vescovo ha raccontato tutta la sofferenza del “suo” popolo, ormai allo stremo delle forze. Tantissimi sono già scappati lontano, ma tanti altri sono invece arrivati in città scappando dai villaggi vicini colpiti dai bombardamenti. Solo che anche i depositi dove sono conservati il cibo e gli aiuti vengono sistematicamente colpiti dalla bombe: “Ecco perché  – ha riportato Pavlo Honcharuk in un’intervista concessa ad Avvenire – diventa sempre più difficile supportare la popolazione”.
Chi lascia la città, invece, pone al vescovo le stesse domande di tutti coloro che sono costretti a scappare: “Per quanto tempo dovremo restare fuori? Che cosa accadrà alla nostra casa?”. Interrogativi destinati a rimanere senza risposta.
Intanto, la realtà è che la pace è oggi più che mai un miraggio lontano. Come riportato dall’Ansa, ancora nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 giugno, un attacco missilistico sulla regione di Kharkiv, più precisamente nel distretto di Chuhuiv, ha provocato un morto e due feriti. Vittime destinate, purtroppo, a non rimanere le ultime di una folle guerra di cui non si vede la fine.

Restiamo vicini ai bambini dell’Ucraina

Il perdurare di questa situazione terribile richiede ancora una volta il sostegno di tutti, per riuscire ad andare incontro ai bisogni delle famiglie e, soprattutto, dei bambini, da sempre le prime vittime di ogni guerra e ogni emergenza. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini ucraini colpiti dalla guerra puoi aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini in Ucraina”.

Image Credits: Wikimedia Commons – Ministry of Internal Affairs of Ukraine