La bella storia di Mirco. Minore straniero non accompagnato, grazie anche alla Casa di Pinocchio ha trovato un lavoro!

Diego Moretti (Cooperativa Sociale AIBC): “Ogni ragazzo ha delle competenze utili per il suo futuro, al di là del proprio vissuto”

Mirco (il nome è di fantasia) è diventato un adulto in carne e ossa! Accolto più di tre anni fa in Casa di Pinocchio, a 16 anni appena compiuti, arrivato in Italia dall’Albania come minore straniero non accompagnato, si è subito impegnato ad imparare la nostra lingua, andando a scuola con puntualità e regolarità. L’impegno dimostrato gli ha fatto raggiungere i traguardi desiderati e così ha iniziato il tirocinio presso un’azienda edile. Sempre rispettoso delle regole, mai passivo di fronte alle proposte a lui fatte, appena compiuto i 18anni, Mirco si è trasferito nell’appartamento per l’autonomia chiamato “Casa Francesco”, continuando a mantener fede a tutti gli impegni presi.

Oggi ha raggiunto il suo obiettivo: avere un lavoro! Questa settimana ha iniziato a lavorare presso una azienda del cremasco, con regolare contratto. Lui è fiero ed orgoglioso ma la Cooperativa Sociale AIBC lo è ancora di più! Ha accolto un adolescente fragile e grazie al suo impegno e all’orientamento della grande famiglia di Casa di Pinocchio, finalmente Mirco può imparare a volare.

E’ innegabile quanto oggigiorno l’adolescenza sia un periodo della vita molto difficile. Quali sono gli “ingredienti” da utilizzare per aiutare gli adolescenti in difficoltà? “Prima di tutto occorre capire che ogni ragazzo ha delle competenze che possono essergli utili per il suo futuro, al di là del proprio vissuto” risponde Diego Moretti, il responsabile del progetto.

“La presenza degli adulti di riferimento è fondamentale perché ad essi spetta il compito di “riconoscere” quali sono i talenti, le qualità e le competenze da potenziare, orientando il ragazzo al cammino più adatto per lui. Occorre trovare in ciascuno di loro il lato positivo e puntare su di esso, tenendo sempre conto dei suoi desiderata”.Inoltre è fondamentale collaborare con le agenzie formative del territorio, come anche con le società sportive del territorio, affinché si possa elaborare un progetto educativo personalizzato che contempli anche un buon utilizzo del tempo libero.” “Il 51% del merito del successo è però del ragazzo al quale va lasciata sempre la libertà di costruirsi da sé, tenendo conto che gli errori e le difficoltà che egli incontra lungo il suo cammino, lo aiuteranno a crescere”.