La riforma della Adozione Internazionale. Quinto punto: la gratuità dell’adozione dal 2021

Una manovra che consentirebbe, peraltro, maggiori investimenti da parte delle famiglie adottive per 239 milioni di euro

Oltre a un bonus forfettario da 10mila euro per gli iter di Adozione Internazionale completati nel 2020, nel suo decalogo per un rilancio dell’istituto adottivo, il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini, ha chiesto “la completa gratuità dal 2021“. Come ci si può arrivare? “Occorre un percorso graduale – spiega Griffini – che abbia come primo passo, passo che abbiamo definito ‘emergenziale’, un bonus immediato da 10mila euro per ogni adozione portata a termine nel 2020 e, dal 2021, la gratuità della stessa unitamente a una riforma per renderla finalmente un cammino non più segnato da peripezie burocratiche”.

“Una riforma, questa – prosegue Griffini – che non interesserebbe e non dovrebbe interessare solamente chi, come Ai.Bi., si occupa di adozioni, ma l’intero sistema Paese. Il motivo è molto semplice: sono più di cinque milioni le coppie sposate senza figli di cui tre milioni sterili. L’Adozione Internazionale potrebbe essere lo strumento per contribuire alla crescita della natalità in un’Italia che, di figli, ha un bisogno estremo per sopravvivere”.

Adozione Internazionale gratuita dal 2021: la proiezione

C’è poi da considerare anche il fattore economico: Ai.Bi. ha considerato, in base a rilievi dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori del 2018, che, qualora realmente si arrivasse a una gratuità dell’adozione, 2mila adozioni costerebbero allo Stato 50 milioni di euro (considerando un costo medio per adozione di circa 25mila euro), ma porterebbero a investimenti delle famiglie adottive per 239 milioni di euro (con 189 milioni di euro di saldo positivo per lo Stato).

Come si può fare tutto questo? Inserendo l’Adozione Internazionale nell’ambito della politica estera dell’Italia. “In quest’ottica – dice Griffini – i fondi necessari per la gratuità dovranno essere a carico del ministero degli Affari esteri, essendo l’Adozione Internazionale un vero e proprio progetto di cooperazione internazionale, che interviene a sanare la più grande delle ingiustizie: quella che priva un bambino degli strumenti necessari ad affrontare la propria vita in partenza, senza, cioè, avere alle spalle una famiglia che possa tutelarlo”