La sussidiarietà dell’adozione internazionale: i nuovi progetti in Bolivia, Congo, Ghana e Cambogia

Sono quattro su otto, i nuovi progetti di cooperazione internazionale, approvati dalla CAI che vedono il coinvolgimento di Ai.Bi.

La Commissione Adozioni Internazionali, con Delibera del 13 gennaio 2021, ha approvato otto progetti di cooperazione internazionale per oltre 4 milioni di contributo.

Tra questi otto, sono stati approvati anche due progetti  che vedono Ai.Bi. in qualità di capofila: “Dal nostro cuore a quello dell’Africa” nella Repubblica Democratica del Congo e ” Dal Nido Dalla Nascita, l’Identità, i Diritti, e le Opportunità ” in Bolivia oltre a 2 progetti che vedono presente la nostra associazione in qualità di partner: uno in Ghana e uno in Cambogia.

Dal nostro cuore a quello dell’Africa

“Dal nostro cuore a quello dell’ Africa” realizzato in partnership con VIS e ANPIL, ha l’obiettivo di promuovere il diritto del minore a vivere e crescere in una famiglia, favorendo il ricorso al reinserimento familiare, all’affido e all’adozione per i minori orfani e fuori famiglia in Repubblica Democratica del Congo.

Le attività vedranno coinvolti 385 minori orfani, fuori famiglia o provenienti da contesti di estrema vulnerabilità di cui: 184 bambini accolti presso il centro Don Bosco Ngangi a Goma (DDBGN) e il Centro Don Bosco Muetu (CDBM) a Mbuji Mayi, e 101 bambini accolti presso nei centri SODAS e FED di Goma, 105 famiglie di origine e affidatarie, 600 studenti della scuola primaria della Missione di St. Georges di Kinshasa.

“Dal Nido Dalla Nascita, l’Identità, i Diritti, e le Opportunità”

Il progetto “Dal Nido Dalla Nascita, l’Identità, i Diritti, e le Opportunità” sarà realizzato nelle città di La Paz, Oruro, Chochabamba, Tarijia e vedrà il coinvolgimento di tutti gli EEAA operanti nel Paese in un intervento articolato e multi target che copra tutte le aree di intervento previste dal bando: accoglienza, salute, educazione e capacity building istituzionale.

Le attività del progetto si rivolgeranno a 780 minori orfani, fuori famiglia o provenienti da contesti di estrema vulnerabilità, tra cui i 125 bambini accolti negli istituti con cui Ai.Bi. collabora: Niño Jesús, José Soria di La Paz e Gota de Leche di Oruro. 120 operatori delle equipe dei centri di accoglienza, 80 famiglie di origine e affidatarie, 240 funzionari pubblici che saranno sensibilizzati e formati sui temi dell’affido e dell’adozione nazionale e internazionale.

I progetti in cui Ai.Bi. è partner

Nell’ambito del progetto HOME – GHana, COsta d’Avorio, Sierra Leone: un network per l’accoglienza e l’educazione di Minori vulnErabili (capofila AVSI), Ai.Bi. coordinerà le attività in Ghana, uno dei tre Paesi di intervento, dell’unico progetto trasversale approvato.

In Ghana Ai.Bi. si occuperà di promuovere la reintegrazione familiare per i minori abbandonati. In particolare l’Associazione, in linea con la strategia di deistituzionalizzazione e di welfare del Paese, promuoverà il ritorno del minore nella famiglia di origine e la formazione delle famiglie in quanto caregiver primarie, aiutandole nella prevenzione e nella protezione dei minori da ogni forma di abuso. Sarà inoltre fornito un aiuto diretto alle famiglie e al centro Osu

Children Home di Accra. Beneficiari previsti: 180 minori100 famiglie affidatarie/d’origine.

Infine la Cambogia, Paese in cui Ai.Bi. sarà impegnata in un’azione di formazione e capacity building delle autorità locali in materia di adozione internazionale, in collaborazione con CIFA, ente capofila della cordata.

Una lodevole iniziativa della Commissione per le Adozioni Internazionali, voluta fortemente dalla ex vicepresidente Cai Laura Laera e proseguita, con altrettanta convinzione dall’attuale Vicepresidente Vincenzo Starita, al fine di riprendere concretamente la cooperazione con i Paesi di origine, che negli ultimi anni era stata seriamente compromessa, causa una deplorevole inattività proprio sul fronte dei rapporti con l’estero  – sottolinea Marco Griffini, presidente dell’Associazione Amici dei BambiniSiamo convinti che grazie anche a queste iniziative, la stessa attività dell’adozione internazionale ne trarrà un concreto beneficio a tutto vantaggio dei moltissimi bambini abbandonati in attesa di una nuova famiglia”.