La tragedia senza fine. 340 immigrati annegati in due giorni: “I trafficanti ci hanno tolto i giubbotti”

migranti-42Più di 340 immigrati hanno perso la vita attraversando il Mediterraneo nelle ultime quarantott’ore: 103 solo ieri (17 novembre). Quest’ultimo naufragio ha visto colare a picco un gommone a 30 chilometri al largo della Libia. Di questi solo 27 si sono messi in salvo, 6 i corpi recuperati. Gli altri sono tutti dispersi.

E quello che è peggio, se ciò fosse possibile, è la tragedia nella tragedia che hanno vissuto i migranti: come racconta uno di loro, i trafficanti sotto la minaccia delle armi, li hanno costretti a restituire i giubbotti salvagente lasciandoli così in balia delle onde e del panico.

Altre vite spezzate che dimostra che, per quanto le condizioni meteo e di navigazione siano terribili, la gente continua a mettersi in mare in preda alla disperazione.

E così l’emergenza continua tanto che secondo Frontex circa 27.500 migranti sono sbarcati sulle oste italiane ad ottobre, il dato mensile più alto registrato nel mar Mediterraneo e più del doppio del mese precedente. Secondo il Ministero dell’interno il totale dell’anno si sta velocemente avvicinando al record del 2014 di 170 mila migranti.

Nel frattempo riprendono gli sbarchi a Pozzallo. La nave “Responder” dell’ong Moas, ha portato sulle coste italiane 554 immigrati che arrivano dal Bangladesh, dalla Nigeria, dalla Libia, dal Gambia, dalla Costa d’Avorio, dal Senegal, dal Mali, dal Sudan e dalla Tunisia. Tra loro ci sono anche dodici bambini e novanta donne.