“L’adozione lascia un segno profondo”. La toccante lettera di una mamma adottiva al suo bambino…

“…Avevo più paura di te per questa nuova vita che ci stava attendendo ma tu coraggioso come un piccolo guerriero eri felice come adesso per ogni piccola conquista…”

Un sogno che si realizza, un viaggio in luoghi meravigliosi del Sudamerica, “un’esperienza indimenticabile” a detta di mamma e papà che sono rientrati in Italia lo scorso giugno con il loro figlio di 5 anni. L’adozione lascia un segno profondo per Sergio e Lucia, che si sono affidati alla sede AiBi di Melegnano, e che una sera, mentre il loro piccolo si stava addormentando, hanno scritto una lettera che hanno voluto condividere con noi. Grazie!

Piccolo mio, 

scusami se non ti ho scritto prima ma da quando sei entrato nella nostra vita le nostre giornate sono talmente intense che spesso mi addormento con te. Ad inizio aprile la nostra vita è stata travolta da un uragano di emozioni: siamo finalmente partiti per venirti a conoscere! Sai tesoro, non avevo gli “occhi a cuoricino”, la mia paura di non piacerti mi ha sempre tenuto con i piedi ben ancorati a terra.

 All’inizio ti abbiamo visto in videochiamata. Ricordo che eri molto entusiasta di papà perché lo vedevi grande e forte. Per tutta la settimana, durante le videochiamate, per attirare la tua attenzione, arrivava sempre la tua amata marionetta che ti salutava, giochi, canzoni e tante domande a cui tu rispondevi sempre con entusiasmo.

Dopo la quarantena ci hanno permesso di venirti a conoscere di persona. Quella mattina eravamo tanto emozionati: un ‘ora prima abbiamo preparato alcuni regali e una piccola merenda da portare nel tuo zainetto di topolino. Appena arrivati papà ti ha visto da lontano. Anche tu eri molto emozionato, così la tua maestra ha deciso di farti aspettare 10 minuti per farti rilassare un po’. Ricordo che camminavo avanti e indietro e che con sorpresa ti ho visto spuntare da un angolino. Indossavi un bellissimo cappellino e sorridevi senza dire una parola. Mi sono abbassata al tuo livello e ti hanno chiesto di abbracciarmi. Il tuo abbraccio è arrivato dopo pochi secondi. Ricordo le tue braccia pesanti che mi hanno avvolto tutto il collo, un abbraccio forte, carico di tanta emozione e attesa. In quel momento ho sentito un amore profondo, un sentimento molto difficile da descrivere. Poi hai abbracciato il tuo amato papà, avevi quasi paura ma ti sei abbandonato completamente a lui dopo poco tempo. Siamo stati insieme un’ora giocando e mangiando in compagnia dei tuoi amici.

Per iniziare la nostra vita insieme abbiamo dovuto attende la fine di aprile. Dopo l’udienza di pre-affido siamo venuti a prenderti sotto una pioggia fittissima. La sera prima avevamo preparato il tuo zainetto con cura: due cambi di diverse taglie e le bellissime scarpe dell’uomo ragno con le lucine. Ricordo la nostra emozione, il cuore ci batteva fortissimo. Eravamo felicissimi e molto imbranati. Ci siamo conosciuti piano piano.

La prima notte (una delle poche in cui hai dormito) sei stato nel lettone con noi. Hai dormito dando calci e pugni a tutti e la mattina dopo eri pronto e scattante per una super colazione. Avevamo comprato un sacco di cose al supermercato alla ricerca di qualcosa che potesse piacerti. Ogni giorno ti divertivi ad aprire il frigorifero e a chiedere mille volte”cos’è questo?”. Dopo tre giorni, è uscito il sole e siamo usciti a vedere l’hotel.

Oltre alla piscina e al ristorante hai rivisto il tuo amico P… In questi mesi tra le nostre famiglie è nata una bellissima amicizia. Ci siamo accompagnati in questa nuova vita, abbiamo fatto tante gite e hai giocato tantissimo. Ricordi ancora il vostro gioco preferito? Lo stesso gioco che fai qui in Italia con tutto quello che trovi: il lupo e i tre porcellini.

È stato un viaggio lungo che ci ha riportato in Italia a fine giugno. Quel giorno eravamo carichi di tante emozioni: nostalgia per questa bellissima terra che ha visto nascere la nostra famiglia e attesa per la nuova vita che ci stava aspettando in Italia. Quando sei entrato in casa e hai conosciuto il tuo cagnolino mi sono commossa. In quel momento avevo più paura di te per questa nuova vita che ci stava attendendo ma tu coraggioso come un piccolo guerriero eri felice come adesso per ogni piccola conquista che fai. Questa sera hai voluto che ti rileggessi la favola del lupo e dei tre porcellini e mi hai detto che tu sei il porcellino che vive nella casetta di paglia ma sai tesoro che hai tanto coraggio? Con la tua spensieratezza mi stai facendo capire che possiamo affrontare insieme le piccole e le grandi sfide che la vita ci attende. Mi hai detto: mamma noi siamo i tre porcellini!  Certo tesoro mio ma ora viviamo nella casetta di mattoni e il lupo sicuramente non può venire a mangiarci!