Lasciti solidali. “Vorrei destinare parte del testamento a un’associazione che sostenga bambini abbandonati. Come compilarlo?”

Roberto, abbandonato alla nascita e in seguito adottato, ha contattato Ai.Bi. chiedendo, per essere sicuro che venga rispettata la sua volontà, come poter scrivere un lascito testamentario a sostegno di un’associazione che aiuti i bambini abbandonati. Leggi la nostra risposta

I minori abbandonati sono una realtà drammatica e diffusa in tutto il mondo. Questi bambini hanno il diritto di crescere in un ambiente sicuro e stimolante, di ricevere un’educazione adeguata, di esprimere il loro potenziale e di realizzare i loro sogni. Per fortuna, esistono associazioni che si impegnano a offrire loro assistenza, accoglienza, adozione, affido, formazione e integrazione.
Fare un lascito solidale a favore di una di queste associazioni significa contribuire a garantire un futuro migliore a questi minori, che altrimenti rischiano di rimanere invisibili e dimenticati dalla società.
Ma a chi rivolgersi per preparare il proprio testamento solidale a favore di una di queste associazioni?
È quanto ci ha chiesto Roberto, nella seguente lettera: 

“Gentile Ai.Bi.,
mi chiamo Roberto e seguo e stimo associazioni come la vostra che tanto fanno per i bambini abbandonati.
Questa causa mi sta particolarmente a cuore. So per esperienza diretta, quanto sia doloroso e faticoso crescere senza famiglia.
Io stesso sono stato un bambino abbandonato per poi essere adottato.
In quanto figlio unico, i miei genitori adottivi hanno lasciato tutto a me. Prima di morire, però, hanno espresso un desiderio. Se fossi stato economicamente autosufficiente, avrei dovuto lasciare parte della loro eredità a un’associazione che si occupa di minori abbandonati.
Ora voglio rispettate fino in fondo la volontà di chi ha cambiato la mia vita.
Per questo, stavo valutando di destinare parte del mio patrimonio a un’associazione che possa fare la differenza per questi bambini.
Volevo sapere: a chi devo rivolgermi per poter redigere un lascito testamentario che sia il più corretto possibile?
Grazie,
Roberto”

Buongiorno, Roberto e grazie per la sua domanda che ovviamente ci interessa particolarmente perché è indirizzata a un fine che è lo scopo primario di tutta la nostra attività: la tutela dei minori abbandonati.
Prima di entrare nel merito della sua domanda ricordiamo alcuni concetti fondamentali che abbiamo avuto modo di commentare più dettagliatamente in varie news.
Ci sono diverse modalità per fare un lascito solidale: si può scegliere di lasciare una somma di denaro, un bene immobile, un conto corrente o la quota di un’azienda.
Si può anche decidere di fare un lascito universale, ovvero di destinare tutto il proprio patrimonio a una organizzazione, o un lascito residuale, ovvero di lasciare ciò che resta dopo aver soddisfatto le legittime aspettative degli eredi.
Per fare un lascito solidale, è necessario redigere un testamento, che può essere olografo, pubblico o segreto.
Il testamento olografo è quello scritto a mano, datato e firmato dal testatore, che può conservarlo a casa o affidarlo a una persona di fiducia.
Il testamento pubblico è quello redatto da un notaio, alla presenza di due testimoni, che lo deposita presso l’archivio notarile.
Il testamento segreto è quello scritto dal testatore o da un’altra persona, chiuso in una busta sigillata e consegnato al notaio, che lo registra e lo custodisce.
Qualunque sia la forma scelta, è importante specificare nel testamento il nome e la sede legale dell’associazione beneficiaria, e la quota o il bene che si intende lasciare.
È anche consigliabile informare l’associazione del proprio gesto, per stabilire un rapporto di fiducia e trasparenza, e per ricevere eventuali informazioni o chiarimenti.
Inoltre, se successivamente alla redazione del testamento, vi fossero dei cambiamenti nella propria situazione personale o patrimoniale sarebbe utile modificare o meglio ancora sostituire i testamento con uno nuovo che tenga conto proprio delle novità.

A chi rivolgersi

Precisiamo che il testamento va redatto (salvo casi estremamente eccezionali che può trovare indicati in alcune news sul nostro sito) interamente dal testatore e da lui sottoscritto.
L’intervento di un terzo quindi non potrebbe essere in alcun modo materiale o sostitutivo al testatore, ma prettamente di consulenza o di aiuto esterno e soprattutto non può mai essere diretto a modificare o alterare la volontà del testatore.
Quindi per indicare un lascito a favore di un’associazione occorre non ledere le quote di legittima (eventuali), occorre indicare con estrema precisione quindi il bene o i beni che si intendono lasciare, la ragione sociale dell’ente a cu si intende devolvere i propri beni ed altri elementi che devono essere precisi e definiti per evitare impugnazioni del testamento.
Si tratta di fatti ed elementi non particolarmente complessi, ma tecnici (soprattutto la valutazione della parte di beni disponibile) che richiedono una persona competente del settore, quale ad esempio un legale.
Non sussiste alcun obbligo di consultare un professionista per redigere il proprio testamento, ma è consigliabile quando soprattutto si indica nel medesimo un terzo estraneo ai familiari e in modo particolare un’associazione.
Se volesse lasciare dei beni alla nostra associazione, può consultarci direttamente e avere una consulenza dall’ufficio legale interno nella stesura e definizione del testo.
Un’alternativa al testamento olografo, ma che è sicuramente onerosa, è quella di rivolgersi a un notaio, il quale avrà cura non solo della stesura, ma anche della conservazione del testamento e della sua pubblicazione.

La destinazione del proprio lascito

Scegliendo Ai.Bi. come associazione a cui destinare il proprio lascito, il donatore potrà indicare nel testamento quale finalità sostenere.
Per garantire il rispetto delle sue volontà, Ai.Bi. destina infatti ogni lascito testamentario ricevuto a opere ben determinate, con relativi obiettivi:
prevenire abbandono, attraverso le comunità mamma-bambino;
rimediare all’abbandono, attraverso progetti di cooperazione per il reinserimento familiare e l’adozione nazionale;
un’altra destinazione è quella del Fondo per l’accoglienza, il cui scopo è quello di formare gratuitamente le famiglie candidate alla adozione.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.