Lasciti Solidali. Donare l’usufrutto di un immobile a un’associazione: un’opzione possibile (e utile)

Una scelta controcorrente, ma perfettamente legittima, che permette di sostenere il Terzo Settore senza rinunciare alla proprietà dell’immobile

Quando si parla di lasciti e donazioni, si pensa spesso alla cessione della proprietà di un bene con riserva di usufrutto: il donante trasferisce il titolo formale del bene ma conserva il diritto di goderne, per un periodo determinato o per tutta la vita. Tuttavia, è possibile anche percorrere la strada opposta e, benché meno comune, donare solo l’usufrutto di un immobile, mantenendo per sé la nuda proprietà.
Ma cosa si intende per usufrutto? L’usufrutto è un diritto reale che consente a una persona – fisica o giuridica – di utilizzare un bene altrui e trarne i frutti, pur non essendone proprietaria. Chi gode di questo diritto può, ad esempio, abitare un appartamento, affittarlo, coltivare un terreno o raccoglierne i proventi, ma non può stravolgerne la destinazione economica (art. 981 c.c.).
In cambio, l’usufruttuario è tenuto a:

  • effettuare la manutenzione ordinaria dell’immobile;
  • sostenere le imposte come IMU e TARI;
  • preservare il bene senza danneggiarlo.

L’usufrutto ha durata limitata: si estingue con la morte dell’usufruttuario, se persona fisica; se invece intestato a un ente, per esempio un’associazione, può durare al massimo 30 anni.
Ma allora, è davvero possibile donare l’usufrutto a un’associazione? La risposta è sì. L’art. 978 del Codice Civile lo consente: l’usufrutto può nascere dalla volontà dell’uomo, quindi anche per atto di donazione o per disposizione testamentaria. In tal caso, l’atto deve essere redatto per iscritto e trascritto nei registri immobiliari, per avere validità nei confronti dei terzi.
Donare l’usufrutto a un’associazione può rappresentare una scelta lungimirante. Pensiamo al caso di un immobile non utilizzato: il proprietario può decidere di liberarsi dalle spese ordinarie e dalle imposte, lasciando che sia l’associazione beneficiaria a farsene carico, ottenendo al contempo l’uso concreto del bene per le proprie finalità sociali.
In conclusione, pur essendo meno consueta, la donazione dell’usufrutto è uno strumento perfettamente legittimo, utile e vantaggioso per entrambe le parti, soprattutto quando si desidera contribuire concretamente alla missione di un ente del Terzo Settore senza rinunciare alla titolarità del proprio patrimonio.

Domande e informazioni sui lasciti solidali

Per ulteriori informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.