Lasciti solidali. Se la persona deceduta era single, non sposato e senza figli e non ha lasciato un testamento, che succede del proprio patrimonio?

In assenza di testamento e di legittimari e parenti fino al sesto grado, i beni del patrimonio vengono acquisiti dallo Stato. Diventa quindi fondamentale decidere autonomamente della sorte dei propri beni attraverso un atto testamentario

Quando una persona viene a mancare lasciando un patrimonio ma senza avere figli né essere mai stato sposato, occorre innanzitutto verificare se esista o meno un testamento: se olografo andrà fatto pubblicare, oppure se era stato fatto presso un notaio è obbligo dello stesso darne notizia agli interessati.

In ogni caso, il principio che ispira le disposizioni civilistiche in materia di successione è quello secondo cui il patrimonio del defunto non vada perso e che rimanga alle persone strettamente legate al de cuius e/o alle persone che lo stesso deceduto ha indicato nel testamento quali eredi (o legatari) con un atto testamentario.

Successione. Cosa succede in mancanza di testamento?

Nell’ipotesi di assenza di testamento, occorre verificare se la persona avesse dei parenti riconosciuti dalla legge come possibili successori. L’art. 572 cc prevede che “Se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi, senza distinzione di linea. La successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado”.

L’articolo citato prevede quindi che solo in assenza di testamento e nel caso di assenza dei parenti specificati nell’articolo (coniuge, figli, genitori: c.d. legittimari), acquistano il diritto di succedere eventuali parenti prossimi fino al sesto grado.

Volendo precisare ulteriormente si può dire che se vi è testamento permane la quota di legittima, cioè la quota di beni che la legge riserva ad alcuni soggetti, ma questi sono solo il coniuge, i figli e i genitori (questi ultimi sono legittimari in assenza di figli).

Quindi una persona single e senza figli, nel caso in cui non abbia neppure i genitori, può disporre interamente del proprio patrimonio con l’atto testamentario e in tutti i casi può disporre anche in favore di persone o enti terzi, dunque anche di Enti che si occupino di realizzare fini sociali.

Quali sono le quote riservate?

La quota riservata al genitore è di un terzo (cfr. art. 588 codice civile: “Se chi muore non lascia figli, ma ascendenti, a favore di questi è riservato un terzo del patrimonio”) e dunque, se non ci sono genitori l’intero patrimonio può essere lasciato a chi si vuole; se invece ci sono genitori è possibile lasciare a chi si vuole i due terzi del patrimonio.

In assenza di testamento e di legittimari e parenti fino al sesto grado (i successibili indicati dall’art. 586 sotto riportato), i beni del patrimonio vengono acquisiti dallo Stato.

Art. 586 c.c.: “In mancanza di altri successibili, l’eredità è devoluta allo Stato. L’acquisto si opera di diritto senza bisogno di accettazione e non può farsi luogo a rinunzia. Lo Stato non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati”.

Un lascito testamentario a favore di un Ente del terzo settore

Diventa quindi fondamentale, per una persona single e senza figli né genitori e che non abbia particolare interesse a beneficiare altri parenti, oppure che voglia beneficiare più soggetti e che quindi voglia fare un testamento a favore di altri amici e/o parenti ma anche di Enti del terzo settore, decidere autonomamente della sorte dei propri beni attraverso un atto testamentario. In questo caso l’intera eredità potrà essere donata con un testamento da fare preferibilmente presso un notaio di propria scelta.

In una ipotesi simile ogni persona può tranquillamente lasciare i propri beni, ad esempio, interamente oppure per una quota ad un’associazione benefica e/o di volontariato che opera per il bene comune, la quale erediterebbe il patrimonio senza alcun rischio di ledere quote di legittima e potrebbe usufruirne subito per la realizzazione dei suoi scopi statutari.

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Ufficio Lasciti